Crisi in Ucraina, Josep Borrell: “Nessuno ha prove del ritiro delle truppe russe”.
Continuano a mancare le prove del ritiro delle forze armate russe al confine con l’Ucraina. E’ quanto ricordato oggi dall’Alto rappresentante dell’UE Josep Borrell: “Vengo dall’ultima riunione ministeriale della NATO e, certamente, nessuno ha prove del ritiro delle truppe. Siamo, però, molto preoccupati sui crescenti combattimenti e i pesanti bombardamenti in alcune parti dell’Ucraina orientale. Se a ciò si aggiunge il fatto che la Duma ha votato per chiedere al presidente Vladimir Putin di riconoscere l’indipendenza delle due Repubbliche separatiste, il quadro è preoccupante”.
Incontro che ha visto anche l’intervento del Segretario della Difesa Lloyd J. Austin III: “Gli alleati della NATO sono uniti nell’opporsi alle azioni della Russia lungo i confini dell’Ucraina e una compagnia Stryker dell’esercito USA si schiererà in Bulgaria. Funzionari a Mosca – prosegue – hanno affermato che le forze russe si stanno ritirando al termine delle esercitazioni militari ma, al contrario, li vediamo aggiungere alle oltre 150.000 truppe che hanno già schierato lungo quel confine”.
Domani, sul fronte opposto, come confermato da fonti del Cremlino, il presidente russo incontrerà a Mosca il suo omologo bielorusso, Alexander Lukashenko, per un meeting nel corso del quale saranno discusse le relazioni bilaterali e i problemi legati all’attuale crisi ucraina.
Nel frattempo la missione dell’OSCE in Ucraina, nel suo bollettino giornaliero, ha rilevato nella sola regione di Donetsk circa 189 violazioni del cessate il fuoco e ben 128 esplosioni, mentre nell’are di Luhansk sono state registrate 402 violazioni del cessate il fuoco e 188 esplosioni.
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