Valorizzare il lavoro giovanile, Pimenta Lopes: “Grande enfasi sui giovani ma scarsa concretezza”.
Nel suo discorso sullo stato dell’Unione, la Presidente della Commissione von der Leyen, aveva posto grande enfasi sul ruolo dei giovani nella società e sulla necessitò di introdurre nuove opportunità a loro beneficio. “Tuttavia – ricorda João Pimenta Lopes eurodeputato de ‘La Sinistra -, in nessun momento la Presidente ha avanzato proposte concrete in merito alla necessità di valorizzare i salari, contrastare e vietare i contratti di lavoro precario, o di garantire il diritto al contratto a tempo indeterminato”. Tutti temi non menzionati nel famigerato Pilastro europeo dei diritti sociali, secondo il deputato portoghese.
Una ‘potenza di fuoco’ ridotta per i giovani europei nonostante i proclami autocelebrativi degli ultimi mesi: “Al contrario – si legge nel testo dell’interrogazione parlamentare di Pimenta Lopes -, ciò che viene proposto è l’ausilio del programma Erasmus+, quindi un approccio temporaneo e precario che funge da preludio per una futura fuga di cervelli, che ha già causato gravi danni in Paesi come il Portogallo”.
“La Commissione, prosegue l’affondo dell’europarlamentare de ‘La Sinistra’, sebbene le politiche sociali e del lavoro rientrino nelle competenze nazionali, ha direttamente contribuito al deterioramento dei diritti sociali e del lavoro in alcuni Paesi UE attraverso strumenti di governo economico, come il semestre europeo, contrastando l’aumento del salario minimo nazionale”. Da qui la richiesta di chiarimento circa le misure finalizzate a garantire contratti a tempo indeterminato per i giovani europei e a introdurre il divieto dei contratti di lavoro a tempo.
In risposta al deputato è intervenuto il Commissario europeo per il lavoro, Nicolas Schmit: “Il pilastro europeo dei diritti sociali sancisce il diritto dei lavoratori a ricevere salari equi e promuovere la transizione verso il lavoro a tempo indeterminato. Questi principi si riflettono negli orientamenti per l’occupazione – COM(2020) 70 final -. Inoltre, una serie di iniziative della Commissione mirano a migliorare la situazione dei lavoratori dell’UE, compresi i giovani lavoratori. In particolare – prosegue il Commissario -, la proposta della Commissione per una direttiva sui salari minimi adeguati nell’UE – COM(2020) 682 final – mira a stabilire un quadro per promuovere l’adeguatezza dei salari minimi e l’accesso alla protezione del salario minimo. La Commissione ha anche proposto una direttiva per migliorare le condizioni di lavoro dei lavoratori delle piattaforme informatiche”.
foto Facebook.com/JPimentaLopes