Protezione dei consumatori e recensioni ingannevoli: il 55% dei siti web sottoposti a screening viola il diritto dell’UE.
La Commissione europea e le autorità nazionali per la protezione dei consumatori hanno pubblicato i risultati dell’ultimo screening – sweep – sulle recensioni dei consumatori pubblicate sul web.
Quasi due terzi dei negozi online, marketplace, siti web di prenotazione, motori di ricerca e siti di servizi di comparazione analizzati hanno suscitato dubbi sull’affidabilità delle recensioni: in 144 dei 223 siti web controllati, le autorità non hanno potuto confermare gli sforzi degli operatori per assicurare che le recensioni pubblicate nei portali siano autentiche, ossia pubblicate da consumatori che hanno effettivamente utilizzato il prodotto o il servizio recensito.
Le autorità per la protezione dei consumatori hanno quindi concluso che almeno il 55% dei siti web controllati viola potenzialmente la direttiva sulle pratiche commerciali sleali, che richiede che ai consumatori siano presentate informazioni veritiere per consentire una scelta informata. Dubbi anche sul restante 18% di siti monitorati.
Un dato tutt’altro che trascurabile, come dimostrato dal Market Monitoring Survey 2020, per il quale i consumatori spesso si affidano alle recensioni quando prendono decisioni di acquisto (ad esempio, il 71% dei consumatori considera le recensioni importanti nella scelta dell’alloggio per le vacanze).
Risultati che per il Commissario per la Giustizia, Didier Reynders devono spingere le aziende a “fornire ai consumatori informazioni chiare e visibili sull’affidabilità delle recensioni. I risultati di oggi sono un chiaro invito all’azione”.
In particolare, secondo l’indagine, 104 dei 223 siti esaminati non informano i consumatori sulle modalità di raccolta ed elaborazione delle recensioni. Solo 84 siti web rendono tali informazioni accessibili ai consumatori nei propri portali, mentre il resto le menziona in “caratteri piccoli”, ad esempio nei loro termini e condizioni legali.
In circa 118 siti web mancavano del tutto le informazioni sulla prevenzione verso le recensioni false. Ancora, in 176 siti web risultavano assenti le indicazioni sulle recensioni incentivate (ad esempio tramite compenso monetario).
La Cooperazione per la protezione dei consumatori (CPC) è una rete di autorità responsabili dell’applicazione delle leggi dell’UE in materia di protezione dei consumatori, i cui sweep vengono effettuati annualmente dalla rete utilizzando una serie di criteri comuni preparati dalla Commissione europea.
Commercio, foto StockSnap da Pixabay