Mercato e concorrenza: sanzionate 9 società per un totale di 5 milioni di euro.

L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato tra luglio e ottobre 2021 ha sanzionato complessivamente per circa 5 milioni di euro le società Mulpor Company S.r.l., Ibcm – International Business Convention Management Ltd, Seo Marketing S.L., Inversiones Dgsm S.r.l., C.L. Business Conflict Solutions Management Ltd, Credit Intelligence Kft, Wipot d.o.o., Servizi Imprese di Palma Roberto e Medianet One S.r.l. per pratiche commerciali aggressive e ingannevoli. Le nove società, come rilevato dall’AGCM, iscrivevano nelle proprie banche dati microimprese che non ne avevano fatto richiesta pretendendo il pagamento di ingenti somme.

Si tratta di pratiche diffuse sull’intero territorio nazionale che prendono forme sempre nuove e via via più insidiose per condizionare indebitamente il processo decisionale delle microimprese, approfittando del loro timore di essere svantaggiate per non aver compiuto adempimenti prospettati come necessari. Secondo l’Autorità spesso tali pratiche, in genere attuate da società estere, sono seguite da un’intensa attività di recupero del credito ingiustamente vantato, tramite solleciti, diffide e talvolta con la minaccia di intraprendere azioni giudiziarie internazionali per il recupero coattivo che possono risultare particolarmente costose.

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La Mulpor Company S.r.l. e Ibcm – International Business Convention Management Ltd – secondo l’Autorità, avrebbero diffuso presso centinaia di microimprese comunicazioni strutturate in modo ingannevole, nella forma e nel contenuto, come se provenissero dall’Ente organizzatore di una o più manifestazioni fieristiche cui avevano partecipato di recente, allo scopo di ottenere la sottoscrizione di un oneroso servizio pubblicitario. Ibcm, in particolare, avrebbe continuato ad inviare alle microimprese ingannate solleciti, diffide e minacce di procedere alla riscossione coattiva di quanto ingiustamente preteso mediante azioni giudiziarie internazionali.

Per quanto riguarda la Seo Marketing S.L. l’azienda avrebbe inviato ad alcune microimprese comunicazioni fuorvianti per indurle a sottoscrivere un servizio di annunci pubblicitari, accessibile tramite il sito internet www.eu-businessregister.com, pretendendo anche il pagamento del servizio mai consapevolmente richiesto.

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Sanzionate anche Inversiones Dgsm S.r.l., C.L. Business Conflict Solutions Management Ltd e Credit Intelligence Kft , colpevoli di aver indotto a sottoscrivere in modo inconsapevole un abbonamento triennale al database collegato al sito internet http://www.expo-guide.com, pretendendone il pagamento tramite solleciti molesti, espressioni intimidatorie e minacce di costose e temerarie azioni legali internazionali.  In questo caso a dicembre 2020 è stata ordinata la sospensione cautelare delle attività connesse a “Expo Guide”, a causa del coinvolgimento di numerosissime microimprese italiane e dell’aggressività della pratica.

Nell’occhio dell’AGCM è finita anche Wipot d.o.o., sfruttando un nome e un logo facilmente confondibili con quelli di organizzazioni istituzionali deputate alla tutela della proprietà intellettuale (quale Wipo), ha richiesto il pagamento di oltre 900 euro per un adempimento presentato ingannevolmente come obbligatorio e proveniente da un’istituzione internazionale. In realtà la somma richiesta doveva remunerare l’iscrizione inconsapevole ad un servizio pubblicitario offerto dalla società.

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Infine, sono finite sul ‘taccuino’ dell’Autorità Garante anche le aziende Servizi Imprese di Palma Roberto e Medianet One S.r.l. per aver inviato a microimprese di nuova costituzione comunicazioni ingannevoli comprensive di un bollettino postale precompilato con i dati aziendali della società destinataria. Inoltre, come riscontrato dall’AGCM, le due aziende avrebbero preteso il pagamento di importi tra 268 euro e 315 euro circa, lasciando intendere in modo erroneo che si trattasse di adempimenti obbligatori connessi all’iscrizione alla Camera di Commercio.