Dall’ambiente al gioco d’azzardo. Scoperta frode all’UE
Dalla ricerca ambientale alla creazione di un casinò, l’azzardo è sfuggito di mano ad un consorzio d’imprese europee. In una recente indagine l’OLAF, l’Ufficio europeo per la lotta antifrode, ha scoperto l’utilizzo improprio della somma di 400mila euro nel campo della ricerca ambientale. Un’autentica ‘marioleria’ commessa da un gruppo d’imprese con sede in Francia, Irlanda, Spagna e Romania, passate dalla realizzazione di un progetto sulla ricerca ambientale al gioco d’azzardo.
Le indagini dell’OLAF, concluse lo scorso novembre, erano iniziate grazie alla segnalazione dell’Agenzia esecutiva per la ricerca della Commissione europea (REA) che aveva ravvisato numerose incongruenze nelle dichiarazioni di un consorzio d’imprese con sede in Francia, Irlanda, Romania e Spagna, beneficiario di contributo europeo finalizzato a migliorare il rilevamento degli incendi boschivi.
Attraverso controlli in loco e operazioni forensi digitali, l’ufficio antifrode ha stabilito che il consorzio non aveva mai avuto la capacità operativa per la realizzazione del progetto e che le relazioni sullo stato di avanzamento della ricerca ambientale erano basate su dichiarazioni non veritiere.
L’approfondimento delle indagini ha successivamente permesso di scoprire che il gruppo d’imprese aveva investito il contributo per la ricerca ambientale, nella creazione di un casinò a Cipro, avviando, così, i relativi procedimenti giudiziari contro le persone coinvolte.
Al termine dell’inchiesta è intervenuto il direttore generale dell’OLAF, Ville Itälä: “Con l’UE sempre più focalizzata sull’ambiente e sui cambiamenti climatici, dobbiamo assicurarci che i fondi europei, vengano utilizzati esattamente per lo scopo. Con l’ambizioso Green Deal della Commissione e la chiara necessità di concentrarsi sulle conseguenze sanitarie, economiche e sociali dell’attuale pandemia di Coronavirus, dovremo garantire che i fondi dell’UE vengano spesi correttamente”.
foto ec.europa.eu