Bonifica dell’amianto: 3 milioni dalla Giunta regionale.

Dopo gli oltre 35 milioni ottenuti dallo Stato, che garantiranno soprattutto la sicurezza delle scuole sarde, la Giunta regionale ha messo a disposizione degli enti locali altri 3 milioni di euro per la rimozione di manufatti contenenti amianto, secondo il ‘Piano regionale di protezione, decontaminazione, smaltimento e bonifica dell’ambiente ai fini della difesa dai pericoli derivanti dall’amianto’.

La rimozione dell’amianto dalle strutture pubbliche, ricordano dalla Presidenza della Regione, è già stata finanziata con 1.767.099 euro (risorse Fsc 2014-2020 – Patto Sardegna) e da un ulteriore finanziamento di 35.175.285 euro (risorse Fsc 2014-2020 – Piano operativo ambiente) per interventi di rimozione e smaltimento dell’amianto dagli edifici pubblici, in particolare dagli edifici scolastici e ospedalieri.

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“Il Piano regionale, oltre ad assicurare la salute dei sardi, mira a garantire condizioni di salubrità ambientale e di sicurezza sui luoghi di lavoro, a definire modalità e tempi per le operazioni di bonifica e smaltimento dei materiali contenenti amianto, le modalità di gestione dei rifiuti derivanti dalle operazioni di bonifica – ha aggiunto l’assessore regionale della Difesa dell’ambiente, Gianni Lampis –. Tra le novità introdotte nei criteri di assegnazione dei contributi, al fine di superare le criticità derivanti dalla soglia troppo limitata, il contributo massimo è stato innalzato da 5.000 a 15.000 euro e, poiché molti interventi non sono stati realizzati per la mancanza di risorse per la ricostruzione e il ripristino delle strutture, le spese per la realizzazione di manufatti sostitutivi, a seguito della rimozione dell’amianto, sono ammesse a contribuito nella misura massima del 30%, a condizione che siano realizzati nel rispetto dei criteri ambientali. Il contributo ricevuto potrà coprire il 60% delle spese ammissibili e dovrà riguardare prioritariamente i costi per la rimozione, l’incapsulamento dei materiali contenenti amianto, il trasporto e lo smaltimento negli impianti autorizzati”.

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I 3 milioni di euro sono stati ripartiti tra la Provincia del Sud Sardegna (807.960 euro per 1.001 interventi), la Città metropolitana di Cagliari (772.738 euro, e 777 interventi previsti), la Provincia di Sassari (707.335 euro), di Oristano (430.846euro) e di Nuoro (281.121 euro).

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