L’indagine della Banca d’Italia sulla spesa dei conti correnti delle famiglie italiane.

La Banca d’Italia ha pubblicato oggi i risultati dell’indagine 2021 sulla spesa dei conti correnti delle famiglie. Un costo pari alla somma media di 90,90 euro annuali. Valore sostanzialmente invariato rispetto all’anno precedente (90,70 euro).
Per i conti collegati a contratti di apertura di credito in conto corrente, la commissione per la messa a disposizione dei fondi è stata in media dell’1,8 per cento del credito accordato, stabile rispetto all’anno precedente.

Le spese fisse, che ammontano a 64,1 euro e rappresentano circa i due terzi della spesa complessiva, sono cresciute di 4,3 euro (2,1 nel 2019). La crescita è attribuibile al movimento della spesa per canoni di base (2,8 euro; 1,6 nel 2019 e 3,9 nel 2018), a sua volta determinato dal maggiore canone (da 53,2 a 56,3 euro); è rimasta pressoché stabile la quota di clienti tenuti al pagamento del canone (dal 69 al 70 per cento). Altri aumenti significativi hanno interessato le “altre spese
fisse” (1,3 euro) e le spese per l’emissione delle carte di credito (0,7 euro), entrambi da mettere in relazione con la crescita delle commissioni.

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La diminuzione delle spese variabili, pari a 4,1 euro, riflette una pressoché generalizzata contrazione dell’operatività. La maggiore variazione si deve ai prelievi di contante presso gli ATM (2,5 euro), alle minori spese di scritturazione delle operazioni (3,2 euro), ai bonifici presso gli sportelli. Ad aumentare è stata soltanto la spesa per i bonifici on line per effetto del maggior numero di operazioni effettuate; l’unico aumento delle commissioni, rinvenibile nelle “altre spese variabili”, è stato bilanciato dalla minore operatività.

Nel 2020 la spesa per il pagamento dell’imposta di bollo è stata di 17 euro (17,2 euro nel 2019); includendo questa imposta, la spesa di gestione sale a 107,9 euro.

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