E-commerce, Antitrust: sanzioni milionarie per Unieuro, Mediaworld, Leroy Merlin e Monclick.
L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha concluso tre procedimenti avviati nei confronti di Unieuro S.p.A. e della controllata Monclick, di Leroy Merlin Italia S.r.l. e di Mediamarket S.p.A. (Mediaworld) sanzionandole in totale per 10,9 milioni di euro: Unieuro per 4 milioni, Mediamarket per 3,6 milioni, Leroy Merlin per 3 milioni e Monclick per 300mila euro.
Le istruttorie hanno consentito di accertare che le quattro società, nell’ambito dell’attività di e-commerce di prodotti di elettronica di consumo, elettrodomestici, ferramenta, bricolage, giardinaggio e altri prodotti per la casa, svolta tramite i propri siti web aziendali, hanno adottato delle condotte sorrette – soprattutto nel periodo di emergenza sanitaria per il Covid 19 -, differenziate per ciascuna impresa ma tutte riconducibili a due pratiche commerciali scorrette. La prima attiene alle criticità relative al momento dell’offerta di prodotti sul sito Internet, l’altra alle disfunzioni registrate successivamente all’acquisto online.
In particolare, sono stati ricondotti alla prima pratica: la diffusione di informazioni inesatte e ingannevoli sull’effettiva disponibilità dei prodotti venduti online e sui relativi prezzi; la diffusione di informazioni inesatte e ingannevoli riguardo ai tempi di consegna; l’addebito del pagamento o il blocco del plafond prima della conclusione del contratto; l’annullamento unilaterale degli ordini di numerosi consumatori.
Sono stati invece ricondotti alla seconda pratica: la ritardata o la mancata consegna dei prodotti acquistati e regolarmente pagati dai consumatori; le informazioni ingannevoli sullo stato delle spedizioni; i ritardi e gli ostacoli in relazione all’esercizio dei diritti di rimborso dei consumatori; l’omessa o l’inadeguata assistenza post-vendita rispetto alle numerosissime richieste dei consumatori. In particolare, come rilevato dall’AGCM, durante il periodo pandemico sono state sospese molte attività di customer care.
Secondo l’Autorità, si tratta di condotte qualificabili come ingannevoli e aggressive perché suscettibili di ingannare i consumatori e di condizionarli indebitamente nell’acquisto o nell’esercizio dei loro diritti contrattuali.
Le quattro società, entro 60 giorni, dovranno informare l’Autorità sulle iniziative assunte per superare gli elementi di criticità evidenziati nei provvedimenti sanzionatori adottati.
foto Preis_King da Pixabay