Canapa in Sardegna, Alessandro Solinas: “Proposta di legge ancora al Palo”.
Nonostante gli interventi legislativi e le continue proteste dei canapicoltori, l’ultima consumatasi lo scorso mese sotto il Palazzo del Consiglio regionale, nulla sembra muoversi sul fronte delle misure per il comparto. Tra le proposte di legge presentate nel corso della Legislatura, la n. 228 (recentemente accorpata alla 226 presentata dal Psd’Az), presentata dal gruppo del Movimento 5 Stelle: “Dopo un mese dalla manifestazione organizzata dai canapicoltori sardi sotto il palazzo del Consiglio regionale – spiega il primo firmatario Alessandro Solinas – non è stato ancora compiuto alcun passo in avanti per rispondere alle richieste avanzate dagli addetti del settore. Ad oggi, sabato 18 dicembre, ancora niente è stato fatto per calendarizzare la proposta di legge regionale dedicata alla filiera della canapa, già sintetizzata in un Testo Unificato dopo l’approvazione in Commissione Attività produttive. Il tempo passa – osserva Alessandro Solinas (M5s) – e ancora non è stata fissata una data per la discussione in Aula di questa proposta di legge che abbiamo fortemente voluto e che rappresenta uno strumento prezioso per valorizzare il lavoro di migliaia di canapicoltori sardi che, con grande lungimiranza e coraggio, hanno fatto grandi sacrifici pur di investire nel settore”.
“L’atteggiamento ostativo dimostrato da alcune forze politiche interne alla maggioranza nei confronti della nostra Proposta di legge – prosegue Solinas – si sta manifestando attraverso questo gravissimo immobilismo. Il silenzio calato sull’argomento e l’indifferenza nei confronti di un settore in rapida crescita e dalle grandi potenzialità per la nostra regione”.
Il consigliere dell’opposizione ha poi ricordato gli impegni presi dal Presidente del Consiglio, Michele Pais, in occasione della protesta dei canapicoltori dello scorso 10 novembre: un impegno proteso a “favorire l’iter della proposta di legge senza che nessun pregiudizio di natura ideologica ne influenzasse la discussione. Con grande dispiacere stiamo osservando che ad oggi nulla è successo e che difficilmente, malgrado le nostre sollecitazioni, nel prossimo futuro la legge andrà in discussione”.
Un destino, guardando ai lavori del Consiglio, comune a numerose Proposte di legge, pesantemente influenzato dagli umori della maggioranza di turno. Una dinamica istituzionale, indubbiamente, inefficace e inefficiente, capace di tradursi, il più delle volte, in un mero esercizio di stile privo di alcun pragmatismo e, quindi, utilità.
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