Sassoli al Consiglio Europeo: “L’Europa ha bisogno di un nuovo progetto di speranza”.
Nel suo discorso ai Capi di Stato e di Governo europei, il Presidente del Parlamento europeo ha delineato i tre principi chiave che l’Europa deve seguire nel suo progetto di ripresa dalla pandemia di Covid-19.
“L’Europa ha bisogno di un nuovo progetto di speranza. Penso che questo progetto possa essere costruito intorno a tre assi forti, a un triplice desiderio di Europa che sia unanimemente condiviso da tutti gli europei: quello di un’Europa che innova, di un’Europa che protegge e di un’Europa che sia faro”.
“Quello di cui abbiamo bisogno è un’innovazione in tutti i settori, un rinnovato senso di creatività, per le nostre istituzioni, per le nostre politiche, per i nostri modi di agire e anche per i nostri stili di vita, poiché è ciò che la transizione ecologica richiede. La Conferenza sul futuro dell’Europa deve aiutarci a trovare percorsi di innovazione possibili per ricreare il senso di un progetto in cui tutti gli europei possano riconoscersi”.
“Il Parlamento ha da tempo presentato una proposta concreta per rendere le nostre istituzioni più democratiche, più forti e più innovative, tramite il diritto di iniziativa legislativa. La nostra Unione deve essere la prima a stabilire norme in ambiti cui oggi tutto il mondo guarda, come la regolamentazione dei nuovi settori dell’economia che sono giungle legislative. Lo abbiamo fatto per la protezione dei dati personali, e ora il mondo sta seguendo il nostro esempio. Lo faremo, ed è giunto il momento, per i mercati digitali, per evitare che siano i giganti del web a legiferare al posto dei cittadini”.
“Dovremo innovare anche a livello dei nostri finanziamenti. Il Parlamento e i cittadini europei attendono con impazienza la pubblicazione del pacchetto sulle risorse proprie, che dovrebbe permettere all’ Unione di completare la sua dotazione finanziaria in modo sostenibile e di rimborsare il debito contratto in comune. È una questione di credibilità e di rispetto della parola data. E queste innovazioni non ci esimono neppure dall’adeguare il nostro quadro finanziario alle sfide del nostro secolo, riformando in maniera realista il Patto di stabilità e crescita. Non possiamo più ingabbiare il nostro futuro e quello dei nostri figli nella regola del 3 %”.
“Proteggere i cittadini europei significa disporre di una migliore preparazione per reagire alle crisi future, siano esse sanitarie, naturali, commerciali, diplomatiche o militari. Significa – in primo luogo – rafforzare la nostra politica di difesa e di sicurezza comune in modo da poter intervenire insieme più rapidamente e con maggiore incisività quando sono minacciati i nostri interessi. So che questo tema sarà uno degli aspetti fondamentali della prossima Presidenza francese e ciò è positivo”.
“L’Europa – ha proseguito Sassoli – deve quindi ritrovare l’orgoglio del suo modello democratico. Dobbiamo fermamente desiderare che questo modello di democrazia, di libertà e di prosperità si diffonda, che attiri, che faccia sognare e non solo i nostri stessi concittadini europei, ma anche al di là delle nostre frontiere”.
“Mi auguro che il prossimo 9 maggio, data in cui si celebra la Giornata dell’Europa, sia l’occasione di una manifestazione comune, forte e unitaria, che testimoni il nostro impegno comune per il progetto europeo e per i valori e la civiltà che trasmette”.
foto Parlamento europeo