Sassoli: “In Europa non ci sono più passeggeri di prima o seconda classe”.

“È successo qualcosa di nuovo. Nel treno europeo non ci sono più passeggeri di prima e seconda classe. Perché per la prima volta si risponde ad una crisi non individualmente, con i singoli stati che vanno da soli, ma insieme, come Unione Europea e tutti alla pari”, così il Presidente del Parlamento europeo, David Sassoli, ha salutato l’esito dell’accordo dell’Eurogruppo.

“È interesse dei cittadini – ha proseguito Sassoli – un’Europa che metta a disposizione degli Stati strumenti da utilizzare liberamente, senza vincoli e odiose condizioni. Ieri, all’Eurogruppo, si è imboccata la strada giusta, quella che porterà alla costituzione di un fondo per la ricostruzione economica e sociale che potrebbe finanziarsi sul mercato con strumenti nuovi condividendo tutti gli oneri necessari alla rinascita. I Capi di Stato e di Governo devono essere coraggiosi e rispondere alla previsione della BCE: per la ripresa serviranno oltre 1500 miliardi. Positiva anche la riconversione del MES: da fondo salva stati a fondo per le emergenze sanitarie, disponibile per tutti e senza condizioni. Uno strumento utile per finanziare i nostri ospedali, il personale, le attrezzature, il territorio e la ricerca”.

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“Naturalmente nessun Paese è obbligato ad usarlo ma è un’opportunità in più. Ad esempio paesi come l’Italia hanno già versato 14 miliardi in questa cassa e ora ne può ricevere ben 37. La solidarietà europea fa passi in avanti. Gli egoismi nazionali arretrano. Il cammino è appena iniziato. C’è tanto da fare. Siamo all’inizio, ma l’hanno capito tutti: ne usciremo solo con un’Europa più solidale”, ha concluso il Presidente Sassoli.

foto europarl.europa.eu

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