Dinamo. Il punto del presidente Stefano Sardara

Il presidente Stefano Sardara è intervenuto questo pomeriggio in videoconferenza per commentare le ultime vicende sportive alla luce dell’emergenza covid-1-9, a partire dallo stop del campionato recentemente imposto dalla Federazione Italiana Pallacanestro: “La aspettavamo, non avevamo grande fiducia che la stagione potesse riprendere stante la pandemia. Dispiace perché eravamo secondi, abbiamo dimostrato sul campo di potercela giocare con tutti però in questo momento c’è un interesse superiore che non ha nulla a che vedere con lo sport. In maniera diligente accettiamo, comprendiamo e condividiamo la scelta della federazione, adesso la vera battaglia sarà far finire l’incendio, contare i danni e trovare il modo di ripartire”. 

Il numero 1 della Dinamo è poi intervenuto in merito al ridimensionamento economico causato dalla pandemia: “In questo momento è difficile quantificare i danni, nessuno di noi era preparato per una cosa del genere. Capire oggi quale possa essere la dimensione esatta del danno è complicato, noi ovviamente stiamo già lavorando sul fronte del budget ma gli unici dati che abbiamo sono quelli dell’economia nazionale, europea e mondiale. Su queste basi i danni sono notevoli, parliamo del 30-40% in meno alla condizione attuale, sarà complicato ripartire per tutto il tessuto economico. Non parliamo di numeri esatti ma è una botta consistente, ripartiamo dal via come nei giochi di società, riprenderemo a costruire mattone dopo mattone la casa che a fatica abbiamo costruito e che dopo questo uragano sta in piedi ma sicuramente ha preso una bella botta. Attualmente abbiamo sotto contratto Spissu, Gentile, Devecchi, Bilan… con tutti dovremo sederci ad un tavolo e parlare di futuro, vecchi e nuovi giocatori”.

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Lo stop al campionato ha inevitabilmente bloccato anche i lavori di ristrutturazione del PalaSerradimigni: “Tutte le imprese sono ferme, il palazzetto grazie all’amministrazione comunale sarà terminato però bisognerà aspettare la ripartenza come tutte le aziende normali, di sicuro appena potremo muoverci i lavori inizieranno come previsto”. E, sul capitolo abbonamenti, il presidente rassicura: “Per quanto riguarda la stagione in corso voglio dire una cosa a tutti i tifosi, con i quali abbiamo avuto sempre un rapporto trasparente. Non abbiamo ancora ricevuto indicazioni dalla Legabasket, ma laddove fosse previsto che le partite non disputate non siano soggette a rimborso come Dinamo non vogliamo assolutamente porre alcun ostacolo tra noi e la volontà del singolo abbonato. Se qualche abbonato vorrà avere il rimborso delle partite non giocate potrà richiederlo alla società, non è un problema, penso che non si debbano forzare le cose e che ognuno debba avere la libertà di decidere. Per quanto riguarda invece la nuova campagna abbonamenti ci stiamo già lavorando e abbiamo in mente di dare la possibilità a chi si abbonerà di suddividere il pagamento in 10-12 mensilità. Ragioniamo quotidianamente su tanti aspetti, la nostra idea e volontà è che la gente possa tornare al palazzetto in maniera serena e tranquilla. Allo stato attuale non sappiamo se ci saranno limitazioni nella capienza ma credo che se apriremo le porte per giocare una partita sarà perché saremo in sicurezza assoluta e il numero di spettatori non sarà un problema”.

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Come sarà invece il basket del futuro per Stefano Sardara? “Oggi è l’anno zero che ci consente di scrivere delle regole tali da far sì che, sia in serie A che A2, le squadre debbano costruire un percorso virtuoso di bilancio sostenibile che consenta già alla partenza di arrivare alla fine della stagione senza sorprese. E’ un’occasione da non perdere per tutto il movimento, avere società solide che affrontano un percorso sapendo dall’inizio le difficoltà che si possono incontrare, dobbiamo ripartire con una pallacanestro credibile.”

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