Direttivo AES: “L’Associazione e gli editori sardi non presenzieranno alla XIX edizione della manifestazione di promozione dell’editoria libraria sarda”.

Sono trascorsi oltre vent’anni dalla nascita della Mostra regionale del libro in Sardegna, vetrina dell’editoria sarda nata su impulso dell’Associazione Editori Sardi. 20 anni, tuttavia, “insufficienti a garantire continuità organizzativa, coerenza e rispetto delle regole”, scrivono in una missiva i membri del Direttivo dell’AES, per i quali il più importante evento di promozione della lettura nell’isola si appresta a segnare “il punto più basso della propria storia”.

Un’uscita motivata, si legge nella lettera dell’AES, dalla mancata risposta in merito ai fondi regionali destinati alla Mostra del Libro: “Dopo aver pubblicato una manifestazione di interesse poco propizia alla partecipazione della categoria, nelle modalità e nei termini, dopo aver ignorato il richiamo alla destinazione dei fondi e al fatto che ogni altro uso di queste preziose risorse ottenute senza bando (100mila euro) è improprio sotto il profilo amministrativo e di merito, abbiamo atteso un gesto e un intervento chiarificatore, che non è arrivato”.

Simonetta Castia
Simonetta Castia

Da qui l’affondo sul Comune di Macomer: “La situazione – proseguono – appare molto chiara. L’attuale amministrazione comunale continua imperterrita a imboccare una strada senza uscita, ma lo fa impiegando fondi pubblici avuti senza bando, con la pretesa di agire fuori dalle regole e dal dettato normativo. Nel frattempo, a pochi giorni dalla data individuata per l’inaugurazione della manifestazione (29 novembre 2021), emergono in modo chiaro le informazioni sulla programmazione effettiva dell’evento, un tempo fiore all’occhiello dell’editoria sarda, oggi solo merce di scambio, uno schiaffo in faccia alla dignità di chi opera nel settore, escluso dalle basilari e garbate forme di comune programmazione. E si scopre così che i costi di segreteria organizzativa e gestione degli autori, che ammontano ad almeno alla metà del finanziamento regionale e attribuiti a soggetti prescelti con incarico diretto, hanno come obiettivo la calendarizzazione e gestione della partecipazione di autori prodotti non da imprese editrici isolane, disattendendo chiaramente e alla luce del sole le finalità della legge”.

LEGGI ANCHE:  Cresce d'intensità lo scontro tra l'Associazione degli Editori Sardi e l'assessorato alla Cultura.