25 novembre, il Ministero e le scuole di tutta Italia insieme per dire “no” alla violenza contro le donne.

Il Ministero dell’Istruzione si tinge di rosso, a partire da questo pomeriggio, in occasione del 25 novembre, Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. Un’iniziativa di sensibilizzazione per il personale amministrativo e per la cittadinanza, ma anche una presa di posizione chiara per sottolineare l’importanza dell’educazione al rispetto e il rifiuto di qualsiasi forma di abuso e discriminazione.

Con l’illuminazione del Palazzo dell’Istruzione, che proseguirà nella giornata di domani, prende il via il programma di attività e di incontri organizzato per la data in cui l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite sollecita tutti gli Stati a organizzare attività di sensibilizzazione dell’opinione pubblica sul tema della violenza contro le donne.

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Domani mattina, alle ore 10.30, le scalinate del Ministero su viale Trastevere ospiteranno un flash-mob, realizzato in collaborazione con l’Istituto di Istruzione Superiore Statale Cine-tv Roberto Rossellini. Studentesse e studenti, personale scolastico e famiglie richiameranno l’attenzione e spingeranno alla riflessione sul tema al centro della Giornata. Sarà presente anche il ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, che incontrerà i partecipanti e accoglierà al Ministero bambini e ragazzi che hanno partecipato al Concorso nazionale “Il Nuovo Codice Rosso – Prevenzione e contrasto alla violenza di genere”, promosso dal Ministero dell’Istruzione e dal Ministero della Giustizia. Dopo aver visitato con loro la mostra allestita con alcuni dei lavori realizzati dai partecipanti, il ministro premierà le scuole vincitrici. Inoltre, saranno distribuiti fiocchi rossi al personale amministrativo.

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“Il 25 novembre il Ministero dell’Istruzione apre le sue porte e diventa un luogo di incontro – dichiara Patrizio Bianchi – perché alla violenza si risponde con la solidarietà, con il rispetto dei diritti di ogni persona. Si risponde con la forza della comunità. La scuola c’è, dice ‘no’ all’odio, agli abusi. Ricorda che non c’è spazio per le discriminazioni. Accoglie ogni persona e di ogni persona riconosce il valore. Non dobbiamo sottostimare fenomeni che pervadono ancora oggi le nostre società. Anzi, dobbiamo contrastarli con fermezza. E farlo guardando al lungo periodo, attraverso l’educazione, la chiave a nostra disposizione per produrre un cambiamento culturale verso comunità sempre più di pari opportunità e rispetto”.

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