La Presidente del Senato Casellati a Sassari: “Investire su giovani e formazione”, ma alla Camera dei Deputati tirocini ancora non retribuiti.

Ieri la Presidente del Senato della Repubblica, Maria Elisabetta Casellati ha partecipato all’inaugurazione del 460° anno accademico dell’Università degli studi di Sassari, nel corso della quale è stata conferita la laurea honoris causa al pittore, scultore e ceramista sardo Elio Pulli.

Per la seconda più importante carica della Repubblica Italiana si deve “puntare sulla ricerca, sul sapere e sulle competenze” e, ancora, che “le materie prime sulle quali investire sono i giovani e la formazione”. “Spesso competenze e professionalità non hanno il giusto riconoscimento – ha sottolineato la Presidente Casellati -. Bisogna riportare al centro del nostro sistema il merito”.

Maria Elisabetta Casellati, foto Senato.it

Intervento proseguito sul tema della transizione digitale: “Ricerca e innovazione sono pilastri del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza: attraverso le tecnologie più innovative passa la transizione verso un mondo e un’economia più sostenibile. Penso in particolare all’intelligenza artificiale, che non finisce mai di stupirci con le sue straordinarie applicazioni”.

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Un intervento senza dubbio lungimirante che, purtroppo, cozza con l’esecuzione nello stesso Parlamento Italiano di tali nobili considerazioni, come ravvisato recentemente nel nuovo bando per i tirocini degli studenti presso la Camera dei Deputati (in collaborazione con la Fondazione Crui – la Conferenza dei rettori delle università italiane), presieduta dal pentastellato Roberto Fico, che non prevedono alcuna retribuzione o rimborso spese, nonostante i diversi proclami per l’abolizione dei tirocini non retribuiti espressi da alcuni esponenti dell’Esecutivo Draghi fino ad arrivare addirittura alla Commissione e al Parlamento europeo.

Se bisogna investire sui giovani si inizi seriamente ad attivarsi per una vera e propria moral suasion, invitando sostanzialmente le principali istituzioni a correggere e rivedere determinate scelte o comportamenti verso la popolazione giovanile italiana.

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Foto Senato.it