Porto Canale, Piero Comandini: “Sempre più preoccupante la situazione dei lavoratori”.
Non è più tempo di chiacchiere per il Porto Canale, per il quale si deve istituire un’agenzia di Transhipment formativo sul modello di Gioia Tauro e di Taranto, così da salvaguardare la professionalità dei lavoratori nonché i fondi pubblici regionali stanziati per la loro formazione. Questa la proposta condivisa dal consigliere regionale Piero Comandini, all’indomani dell’ultima protesta dei lavoratori del Porto Canale di Cagliari davanti alla sede dell’Autorità Portuale del Mare di Sardegna.
“Oggi – spiega l’esponente dem – trovare la soluzione è ancora più urgente visto che la scadenza della NASPI è sempre più vicina. Per salvaguardare i posti di lavoro e raggiungere appieno l’obbiettivo di rilancio – prosegue – è assolutamente necessario rendere immediatamente operativo un polo produttivo e logistico in grado di far nascere un grande distretto industriale che attiri concretamente l’interesse di nuovi investitori”.
Una strategia di sviluppo locale, conclude Comandini, che “sarà possibile grazie all’applicazione delle leggi e delle norme che consentono l’immediata disponibilità dei vantaggi fiscali, grazie alla ZES e alla zona franca, all’abbattimento delle tasse di ancoraggio e tutte le altre agevolazioni che favoriscono l’insediamento di nuovi soggetti investitori”.
foto AdSP del Mare di Sardegna