Fact-checking day: combattere il virus della disinformazione sul Covid-19

Secondo un rapporto della taskforce anti-disinformazione EUvsDisinfo del SEAE (Servizio europeo per l’azione esterna), alcune false affermazioni provengono da attori vicini alla destra alternativa statunitense, alla Cina e alla Russia. In questi casi, l’obiettivo è politico, per minare l’Unione Europea o per creare cambiamenti politici. Ma non solo politica internazionale, anche la scarsa accuratezza e noncuranza della deontologia professionale da parte di alcuni operatori dell’informazione provoca disinformazione. Ecco allora l’importanza di una verifica costante delle notizie, che deve rappresentare un aspetto vitale per contenere la diffusione di falsità, inutili allarmismi ‘acchiappa click’ e generare ulteriori paure nella popolazione.

Oggi, in occasione della Giornata internazionale del fact-checking, il Parlamento europeo contribuisce a sensibilizzare l’opinione pubblica sui pericoli della disinformazione, non solo per la salute dei cittadini, ma anche per la democrazia.

Mentre molte persone combattono giorno e notte per salvare vite umane dal coronavirus, le organizzazioni sanitarie hanno scoperto un altro lato oscuro della pandemia: organizzazioni e individui che sfruttano la crisi per manipolazioni politiche o commerciali, invece di sostenere coloro che salvano vite umane.

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Le istituzioni dell’UE hanno ripetutamente messo in guardia dai rischi legati ai tentativi di disinformazione e alle truffe. Per sostenere informazioni fattuali e affidabili, è stata creata una pagina comune dell’UE sulla risposta dell’Europa al virus. La pagina sfata inoltre i miti più comuni relativi al Covid-19.

Il Vicepresidente del Parlamento europeo Othmar Karas (PPE, AT) ha insistito sul fatto che “le false affermazioni sono facili da verificare. La prova della solidarietà dell’UE è facile da trovare. L’UE ha poteri formali molto limitati in materia di salute, ma i paesi dell’UE, e l’UE nel suo complesso, stanno cercando il modo di aiutare le vittime della crisi. Proprio in questo momento, ad esempio, infermieri e medici tedeschi si stanno occupando dei pazienti Covid-19 arrivati in aereo dall’Italia e dalla Francia. La Cechia ha inviato 10.000 tute protettive sia in Italia che in Spagna. L’Austria e la Francia hanno inviato milioni di maschere in Italia”.

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“La scorsa settimana – ha proseguito Othmar Karas – i membri del Parlamento europeo hanno adottato quasi all’unanimità delle misure urgenti per liberare risorse che aiutino i Paesi UE a finanziare l’assistenza sanitaria e quella medica o a prevenire l’ulteriore diffusione della malattia. Anche nelle altre istituzioni dell’UE, le persone stanno lavorando instancabilmente per trovare modi efficaci e rapidi per sostenere le vittime di questa crisi, sia che si tratti di malati, di operatori sanitari o di persone che hanno perso il lavoro o il reddito a causa della crisi”.

Anche un altro vicepresidente Katarina Barley (S&D, DE) ha sottolineato che “in tempi come questi, la vita dipende dall’ascolto delle autorità sanitarie da parte di tutti noi, e diffondere menzogne o mettere in discussione la verità diventa ancora più pericoloso. È importante che le istituzioni continuino a cooperare strettamente con le piattaforme online, incoraggiandole a promuovere fonti autorevoli, a screditare i contenuti che si rivelano falsi o fuorvianti e a eliminare i contenuti illegali o che potrebbero causare danni fisici. Il Parlamento sta lanciando una campagna a supporto della risposta dell’UE alla crisi e per mostrare ai nostri cittadini che questo continente è pieno di europei che combattono fianco a fianco contro il Covid-19”.

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La Barley ha poi invitato tutti a prestare particolare attenzione ai tentativi di disinformazione online: “Oggi, in occasione della Giornata internazionale del fact-checking, vogliamo ricordare alla gente l’importanza della verifica delle informazioni e condividere dei suggerimenti sul fact-checking in tutte le lingue. Così come rispettiamo la distanza sociale e ci laviamo le mani, abbiamo il dovere di fermare la diffusione di consigli falsi e storie manipolatorie”.

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