Giovani storie sarde: Marco, l’artigiano esoterico.

Proseguono gli incontri di “Giovani storie sarde”, la rubrica di Sardegnagol dedicata alla scoperta delle eccellenze under 40 della nostra Isola. Oggi incontriamo, Marco Secci, 34 anni, di Cagliari, musicista, artigiano, appassionato di esoterismo. Nel 2012 Marco ha dato vita all’Emporio di Nemeton, un progetto sperimentale basato sulla fusione di arte, artigianato, ricerca spirituale ed esoterismo. Col passare del tempo l’Emporio di Nemeton è diventato un punto di riferimento per molte persone che ricercano opere artigianali, ricavate dalla lavorazione a mano del legno e dei metalli, in cui siano racchiusi significati spirituali ed esoterici. Tenendo fede alla sua natura eclettica, l’Emporio ha inoltre dato vita a una piece teatrale, andata in scena a Cagliari, restando sempre un luogo aperto a chiunque voglia confrontarsi sul tema della spiritualità.

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Ciao Marco e grazie per aver accettato di incontrarci. Come nascono i tuoi interessi per l’artigianato e l’esoterismo?

La mia inclinazione per l’artigianato nasce dall’influenza di mio padre che era e resta per me un grandissimo maestro. Inoltre sono sempre stato attratto dalla lavorazione del legno, una materia che mi pare avere una vita propria. L’esoterismo è stato un qualcosa che è apparso nella mia vita in maniera improvvisa e del tutto inaspettata portandomi in dono una serenità mai provata prima.

Quando e come hai avuto l’intuizione che due ambiti all’apparenza cosi distanti potessero combinarsi tra loro?

Inizialmente  tra le varie forme dell’artigianato convenzionale, non ne vedevo nessuna che rispecchiasse realmente la mia natura. Cosi, seguendo una mia inclinazione, ho capito che potevo dare forma concreta alla mia energia e al mio amore per la spiritualità attraverso la creazione di oggetti unici che nascessero dal connubio tra artigianato ed esoterismo.  

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Qual è l’origine del suo nome?

Il nome nasce da una chiacchierata con Francesca, una mia cara amica, nella quale decidemmo di dare al progetto il nome di Emporio di Nemeton. Il nome si rifà al culto di Nemetona, una divinità celtica protettrice e musa di coloro che modellano la materia mentre i nemeton erano i luoghi sacri nei quali si riunivano i suoi adepti.

Qual è il percorso che porta una meditazione spirituale a concretizzarsi in un oggetto materiale?

Un pezzo di materia grezza e amorfa custodisce al proprio interno l’oggetto che vogliamo creare. Si tratta di riuscire a vederlo liberato dalle parti inutili che ha intorno. La meditazione ci aiuta a fare ciò.

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E’ possibile ipotizzare una fusione tra arte e artigianato?

Si assolutamente. Si tratta di andare oltre regole e convenzioni che stabiliscono una separazione netta tra due ambiti che separati non sono e lasciando campo libero alla propria creatività.

Parlaci dei progetti futuri dell’emporio di Nemeton.

Ingrandire l’Emporio di Nemeton aprendolo a nuove forme d’arte finalizzate alla ricerca creativa e spirituale.

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