Alitalia, Consiglieri dei comuni della Città Metropolitana di Cagliari: “Siano garantiti pieni livelli occupazionali e contratto collettivo del lavoro”.

39 consigliere e consiglieri comunali dei territori della Città Metropolitana di Cagliari oggi hanno espresso in una nota congiunta la propria solidarietà verso i lavoratori della compagnia di bandiera Alitalia, alle prese con una vertenza di non facile risoluzione, alla luce del piano industriale di contrazione e ridimensionamento – parzialmente limitate dalle osservazioni critiche provenienti da Bruxelles – venutosi a delineare con la complicità dei partiti politici rappresentati in Parlamento. Piano che prevede una flotta di soli 52 aerei, di cui solo 7 di lungo raggio, per conservare il maggior numero di slot di Alitalia e 2800 dipendenti (a fronte degli attuali 10200 di Alitalia).

“Siamo fortemente preoccupati per la vertenza che vede coinvolte Ita – Italia trasporto aereo – e i lavoratori di Alitalia – si legge nella nota – Con il piano Ita infatti verrebbero persi 7.700 posti di lavoro a fronte di 10.500 stupendi oggi erogati da Alitalia, e non è chiaro di quanto potrà ridursi un indotto che oggi conta circa 40.000 addetti. I nostri territori sono fortemente legati allo sviluppo dell’aeroporto e alle competenze che intorno ad esso gravitano, comprese quelle di Alitalia e dell’insieme delle attività economiche generate in diversi settori produttivi e imprese. Tante lavoratrici e lavoratori – proseguono i consiglieri comunali – hanno negli anni scelto le nostre comunità come luoghi nei quali sviluppare la propria vita, costruire la propria famiglia, intessere le proprie reti amicali e sociali, rappresentando un prezioso apporto alla vita civica e economica dei nostri centri. Crediamo che tutelare il loro lavoro sia non solo un dovere dello Stato – proprietario di Ita come di Alitalia – e della politica ma anche un’esigenza per la nostra collettività della quale queste lavoratrici e lavoratori fanno parte attiva. Esprimiamo la nostra vicinanza e attenzione alle lavoratrici e ai lavoratori e rivolgiamo un appello a chi di competenza – in particolare al MEF che controlla interamente Ita con capitale pubblico e al Ministero del Lavoro – affinché siano garantiti i pieni livelli occupazionali e l’applicazione del contratto collettivo del lavoro”.

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