Brexit: fondo speciale di 5 miliardi di euro.
Il Parlamento europeo ha approvato in via definitiva la riserva di adeguamento alla Brexit da 5 miliardi di euro, per affrontarne l’impatto economico, sociale e territoriale provocato dall’uscita del Regno Unito dall’UE.
L’accordo per istituire il fondo speciale, raggiunto dai negoziatori di Parlamento e Consiglio a giugno scorso, è stato adottato ieri con 652 voti favorevoli, 32 contrari e 11 astensioni.
Un primo importo da 1,6 miliardi di euro sarà distribuito nel 2021, mentre I restanti 3,4 miliardi di euro – in tranche separate di 1,2 miliardi di euro – dovrebbero essere distribuiti nel 2022 e 2023, seguiti da 1 miliardo di euro nel 2025 (ai prezzi 2018).
Le misure ammissibili al finanziamento potranno includere, tra l’altro, il sostegno alle imprese, alle comunità locali, alla creazione di posti di lavoro o alla reintegrazione dei cittadini UE. Saranno inoltre coperte dal fondo le spese sostenute tra il 1° gennaio 2020 e il 31 dicembre 2023 (rispetto alla proposta della Commissione che limitava il periodo di ammissibilità tra il 1° luglio 2020 e il 31 dicembre 2022).
Secondo l’accordo, tre saranno i fattori utilizzati per calcolare l’importo che ogni Paese UE dovrà ricevere: l’importanza del commercio con il Regno Unito, l’importanza della pesca nella zona economica esclusiva del Regno Unito e la popolazione che vive nelle regioni marittime confinanti col Regno Unito.
L’Irlanda sarà di gran lunga il maggior beneficiario in termini assoluti (circa 1 miliardo di euro), seguita da Paesi Bassi (circa 810 milioni di euro), Francia (circa 670 milioni di euro), Germania (circa 590 milioni di euro) e Belgio (circa 350 milioni di euro). All’Italia dovrebbero essere assegnati circa 134.000 euro.
Per il relatore Pascal Arimont del PPE: “L’UE è al fianco delle sue imprese, delle regioni e dei Paesi più colpiti dalla Brexit. Con la riserva di adeguamento siamo riusciti a organizzare una risposta europea rapida e a fornire sostegno in tempi brevi. Grazie a criteri chiari, 5 miliardi di euro andranno dove è realmente necessario. Abbiamo anche fatto in modo che la prima parte del sostegno possa essere assegnata già dalla fine di quest’anno”.
Per finalizzare il processo legislativo e distribuire il sostegno finanziario, la riserva di adeguamento alla Brexit deve essere formalmente approvata anche dal Consiglio UE.
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