Vento di polemiche in Consiglio Comunale, Andrea Piras: “Neo assessore Floris dal pranzo di Sardara alla Giunta”.

Dopo l’uscita di scena della Lega dalla Giunta comunale di Cagliari – per effetto del calcolo politico del sindaco Paolo Truzzu – e della conferma del nuovo posizionamento all’opposizione in comune – formalizzato a mezzo social dal ‘satrapo’ del partito in Sardegna, Eugenio Zoffili -, arriva oggi la piccata nota del consigliere comunale Andrea Piras, rimasto ormai l’unico esponente leghista in Consiglio, seppur all’interno del gruppo Misto, dopo il passaggio della consigliera Roberta Perra al gruppo UDC – Progetto per Cagliari.

“Il cosiddetto pranzo di Sardara – scrive Piras – è stato un vergognoso episodio balzato agli onori della cronaca non solo locale ma anche nazionale. Aver consapevolezza che in piena zona arancione, con tutte le restrizioni del caso, fossero presenti a tale evento persone che per i ruoli pubblici ricoperti avrebbero dovuto per primi dare il buon esempio, ha fatto scaturire giuste e inevitabili reazioni tra la gente, tra le Istituzioni e anche da parte dello stesso Presidente della Regione, Christian Solinas fino alla Procura della Repubblica che ha avviato delle indagini in seguito all’intervento delle forze dell’ordine sul posto. Per tale ragione – prosegue la nota del leghista – non può che stupire la decisione assunta dal primo cittadino di Cagliari Paolo Truzzu di Fratelli d’Italia di nominare neo assessore proprio chi è ricompreso nell’elenco dei partecipanti, al quale è stata persino assegnata la delega alla Protezione Civile”.

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Da qui il passaggio all’azione del giovane consigliere: “Ho presentato un’interrogazione alla Presidenza del Consiglio del Comune di Cagliari chiedendo che si faccia chiarezza e si prenda posizione in merito. Con il ritiro della delega all‘Assessore Carlo Tack abbiamo assistito a un chiaro e palese tradimento degli obiettivi prefissati dalla coalizione a cui la Lega ha sempre mostrato totale fedeltà e fiducia: sarebbe il caso che quantomeno non si scadesse in situazioni equivoche di questo genere in un penoso contesto di dinamiche legate esclusivamente ai cambi di casacca in consiglio comunale e alla distribuzione di poltrone, vergognosamente irrispettose del voto espresso nelle urne dai cagliaritani”.

Un giudizio di valore sulla qualità degli amministratori locali che, oltre ai già citati cambi di casacca, si può esprimere anche sulla base della lettura dei dati della partecipazione al voto che, in questa consiliatura, vede proprio il giovane consigliere leghista vestire la maglia nera del Consiglio, con 20 presenze su 69 in Aula, 8 su 157 in commissione e ben 2 atti presentati nel periodo 2019-2020.

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