L’UE interviene per l’acquisto collettivo di attrezzature mediche

Ursula von der LeyenL’UE celebra l’avvio delle procedure di acquisto centralizzato dei materiali sanitari. Dopo la riunione in videoconferenza dei ministri della Salute dell’Unione Europea è arrivato il parere favorevole da parte dei Paesi europei, sancendo così la partenza delle procedure di acquisto centralizzato nell’UE per materiali e dispositivi necessari al contrasto dell’epidemia di Covid-19.

“È un passo avanti. L’Italia ha chiesto da subito all’Europa di agire in modo coordinato”, ha affermato il ministro della Salute, Roberto Speranza, al termine della riunione. Per garantire le forniture di attrezzature mediche di terapia intensiva nei diversi ospedali europei, saranno investiti circa 50 milioni di euro.

Un risultato ottenuto anche grazie al lavoro del Parlamento europeo che, negli ultimi giorni, ha lavorato alacremente per creare le premesse per l’acquisto dei ventilatori, mascherine e delle altre attrezzature mediche necessarie da mettere a disposizione degli ospedali di tutta l’UE, mentre la Commissione europea, attraverso l’istituzione del programma per la raccolta delle attrezzature mediche, è riuscita a tagliare i tempi per le consegne delle forniture agli Stati membri.

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Il programma della Commissione europea è stato salutato con particolare entusiasmo dal Presidente della commissione parlamentare per l’ambiente la salute pubblica e la sicurezza alimentare, Pascal Canfin: “La scorsa settimana, l’Europa ha preso diverse decisioni storiche per contrastare il COVID-19, compreso l’impatto sull’economia dell’UE. Non lo diciamo abbastanza e non lo diciamo abbastanza forte. L’Europa sta facendo tutto il possibile per salvare vite umane. Il meccanismo di protezione civile dell’UE ha già salvato i cittadini dell’Unione europea in passato, nel bel mezzo di terremoti, uragani, inondazioni e incendi boschivi. Ora, per la prima volta, stiamo usando i fondi dell’Unione Europea per sostenere gli sforzi degli Stati membri per combattere il virus, assicurandoci di avere le attrezzature mediche e protettive di cui abbiamo bisogno. È la solidarietà dell’UE in azione”.

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“La crisi attuale dimostra anche che è importante disporre di mezzi sufficienti per soddisfare le esigenze del programma del meccanismo di protezione civile dell’UE dopo il 2020, come richiesto dal Parlamento”, conclude Canfin.

Dopo gli iniziali tentennamenti e scivoloni da parte di alcuni Stati membri, l’UE avrà una posizione negoziale più forte sul mercato mondiale, grazie alla collaborazione dei Paesi dell’Unione Europea nell’ambito dell’accordo sugli appalti congiunti per l’acquisto di dispositivi di protezione individuale, ventilatori, respiratori e articoli necessari per i test sul coronavirus.

foto europarl.europa.eu

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