Due infermieri salvano la vita in strada a un 65enne. De Palma: “Non erano in servizio”.

“Commuove, ma nel contempo fa anche riflettere, quanto accaduto a Savigno, nel bolognese, dove un 65enne, in arresto cardiaco, è stato salvato da due infermieri non in servizio, che non hanno esitato un attimo a tentare di rianimarlo, grazie anche alla presenza di un defibrillatore in zona”. Questo il commento del presidente del sindacato Nursing Up Antonio De Palma, per ricordare alle istituzioni la necessità di valorizzare la professione infermieristica: “Quanto accaduto rappresenta la prova tangibile di come sia fondamentale, per i nostri cittadini, avere al proprio fianco professionalità come quelle degli infermieri italiani a presidio costante del loro benessere psicofisico. Stiamo parlando di persone in grado di salvare vite umane in ogni momento, con il proprio straordinario impegno. Dovrebbe risultare naturale fare tutto ciò che serve per per valorizzare la crescita contrattuale degli infermieri ed offrire loro uno stipendio più dignitoso”. 

LEGGI ANCHE:  Giovani in sovrappeso: ecco il progetto "ColtiviAmo BenEssere" di Modavi.

Un ennesimo caso che non può che far riflettere sulla necessità di un adeguamento del contratto per gli infermieri italiani: “E’ sotto gli occhi di tutti l’elevata professionalità dei nostri infermieri, sempre più ricercati e ambiti dai Paesi europei che, non lo dimentichiamo, riservano loro trattamenti economici e prospettive di carriera che qui in Italia sono ancora pura utopia. Germania, Inghilterra e il Lussemburgo – prosegue – si contendono i nostri giovani laureati, perché cominciano ora ad arrivare anche chiamate anche dal Nord Europa, dove gli infermieri possono arrivare ad uno stipendio di 3mila euro netti, con le spese dell’alloggio pagate per tutta la durata del loro contratto di lavoro”. 

LEGGI ANCHE:  Agricoltura: mancano 100mila addetti in Italia.

“Ci umilia – conclude De Palma – il fatto che le nostre battaglie, le nostre lotte di piazza, debbano nascere soprattutto da una triste motivazione di fondo, e cioè che la politica non tiene nella doverosa considerazione la nostra competenza, la solidità del nostro percorso di studi che pure, contraddizione palese, essa asserisce di voler favorire e promuovere”.