Lingua sarda, oltre 100 sindaci scrivono a Solinas: “Più fondi per dare continuità agli sportelli linguistici”.

Oltre cento sindaci da tutta la Sardegna hanno scritto al presidente della Giunta regionale Christian Solinas, per chiedere l’inserimento di nuove risorse per gli sportelli linguistici nell’assestamento di bilancio (che dovrebbe essere varato entro agosto).

“Fondi necessari per continuare nell’opera di diffusione capillare della lingua e della cultura sarda”, sostengono gli amministratori che hanno fatto richiesta alla RAS per il finanziamento relativo ai fondi della 482 del 99 e della Legge regionale 22 del 2018.

Zone come il Logudoro e il Meilogu, il Terralbese e l’Unione dei Comuni dei Fenici, il Parteolla e il Basso Campidano, per arrivare alla Comunità Montana del Nuorese Gennargentu Supramonte Barbagia passando per l’Unione Comuni del Montalbo, il Marghine e il Goceano, sono state “tagliate fuori dal finanziamento nonostante abbiano presentato progetti ritenuti validi e ammissibili”.

LEGGI ANCHE:  Chiara Ferragni e le uova pasquali, Antitrust: "1,2 milioni di euro all’impresa sociale “I Bambini delle Fate”.

“È la prima volta che l’esclusione avviene in maniera così massiccia – ha affermato Daniela Masia, presidente del COLCS, Coordinamentu operadores de limba e cultura sarda – Il lavoro svolto nella maggior parte di questi territori ha trovato la sua efficacia grazie al suo carattere non occasionale, ma permanente. Ora – prosegue – si rischia un blocco che, oltre a essere avvertito negativamente dalle comunità, metterebbe a rischio molti posti di lavoro con il patrimonio in ordine di competenze, di professionalità e di valorizzazione linguistica che gli operatori svolgono con grande responsabilità”.