Stupefacenti, Luciana Lamorgese: “Daspo urbano per chi ha precedenti per spaccio”.

Nel corso dell’audizione sulle dipendenze patologiche tra i giovani, in Commissione parlamentare per l’infanzia e l’adolescenza, la ministra dell’Interno, Luciana Lamorgese è intervenuta annunciando la nuova misura del ‘daspo urbano’: “Sono state implementate le misure di contrasto allo spaccio di stupefacenti all’interno e in prossimità dei locali pubblici o aperti al pubblico. A tutela soprattutto dei giovani è stato introdotto divieto di accesso nei pubblici esercizi di soggetti che abbiano riportato condanne o denunce per vendita e cessione di stupefacenti. Chi ha precedenti per questa tipologia di reato non può neanche stazionare nei pressi di questi locali”.

Una novità che potrebbe supportare la lotta all’abuso delle sostanze stupefacenti tra minori nel nostro Paese, dove nell’ultimo anno sono diminuite le segnalazioni di minori all’autorità giudiziaria per reati connessi allo spaccio di droghe: “Nel 2020, i minori segnalati – prosegue la ministra – sono stati 915, circa il 29% in meno rispetto all’anno precedente. Di questi 322 (il 35%) sono stati arrestati, di questi il 20% erano stranieri”. Sotto il profilo spaziale e anagrafico il maggior numero di minori coinvolti si trova in Lombardia (con i suoi circa 159 casi), seguita dal Lazio, Piemonte, Veneto, Sicilia, Sardegna, Puglia, Campania e Toscana. Dati, ancora, che tendenzialmente ci dicono che la percentuale di minori segnalati all’autorita’ giudiziaria sul totale sale con l’età: poco meno del 3% tra i quattordicenni, l’8% fra i 15 e i 19 anni, il 18,9% tra i 20 e i 24 anni.

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Durante i lavori della commissione la ministra ha anche ricordato i dati di utilizzo dell’app della Polizia di Stato YouPol, l’applicazione che permette all’utente di segnalare episodi di bullismo e spaccio alla PS: “Nel 2020 – conclude la Lamorgese – ci sono state oltre 31500 segnalazioni, di cui 8mila per spaccio di droga”.

foto interno.gov.it