CTS: “In discoteca con il Green pass UE”.

Il CTS dell’Istituto Superiore di Sanità oggi ha comunicato le indicazioni per l’adozione del protocollo per le riaperture delle discoteche e dei locali di pubblico spettacolo per la stagione estiva.  

In sintesi per il CTS nonostante sia in calo la circolazione del Covid-19 si sta registrando un aumento della variante Delta (cosiddetta indiana) che per l’ECDC, il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie, è destinata diventare dominante nei Paesi europei nei prossimi mesi. Variante, ricordano i tecnici del CTS “caratterizzata da una capacità di trasmissione significativamente più alta rispetto alla variante Alfa”, ovvero la variante inglese.

Un dato da tenere sotto la massima considerazione dal momento che le discoteche rappresentano una delle attività produttive con il maggior rischio di trasmissione del virus, come confermato dai numeri della scorsa stagione estiva, e che i risultano essere il segmento della popolazione con la copertura vaccinale più bassa, nonché i soggetti intrinsecamente più suscettibili a diffondere la variante Delta caratterizzata da maggior capacità infettante rispetto alle varianti attualmente in circolazione.

LEGGI ANCHE:  Rassicurazioni dal Comune di Cagliari: i gatti non saranno abbandonati

In tale contesto, per il CTS, l’apertura delle discoteche, può essere considerata nelle zone bianche laddove i protocolli prevedano che le attività siano limitate ai contesti che possano garantire lo svolgimento esclusivamente all’aperto, quindi no alle discoteche al chiuso;  ancora per il CTS l’ingresso nei locali di ballo dovrà essere limitato ai possessori di un certificato verde valido che non potrà essere sostituito da alcuna autocertificazione;  inoltre l’affollamento dei locali da ballo non potrà superare il 50% della capienza massima ivi incluso il personale di servizio e dipendente; resta inoltre vigente l’obbligo di tracciabilità degli utenti presenti e il divieto di accesso per chi abbia una temperatura superiore a 37,5°; infine il CTS raccomanda che le Autorità Sanitarie Locali e le altre istituzioni coinvolte nella sicurezza siano coinvolte nella validazione e rispetto dei protocolli di prevenzione ed igienico sanitari a garanzia del massimo rispetto delle misure di sicurezza.  

LEGGI ANCHE:  35 anni di Telefono Verde: oltre 822mila interventi.

Foto di ktphotography da Pixabay