Oristano Città Europea dello Sport. Una sfilata di campioni per la chiusura.
Dai grandi palcoscenici mondiali al parquet di Sa Rodia. C’erano i grandi campioni italiani dello sport mondiale ieri nel nuovo palasport per la cerimonia di chiusura di Oristano Città Europea dello Sport: la schermitrice Margherita Granbassi (fiorettista, due volte medaglia di bronzo alle Olimpiadi e oggi conduttrice televisiva), la pallavolista Maurizia Cacciatori (228 volte maglia azzurra, medaglia d’argento e di bronzo agli europei in Italia e Bulgaria) il nuotatore Massimiliano Rosolino (campione olimpico a Sydney nel 2000 e mondiale a Fukuoka nel 2001 nei 200 metri misti; quattordici volte campione europeo e 60 volte a medaglia in manifestazioni internazionali) e con un videomessaggio il campione di motocross Tony Cairoli (nove volte campione del mondo). E poi, soprattutto, i campioni di casa: Stefano Oppo nominato dal Sindaco Andrea Lutzu ambasciatore dello sport oristanese, i campioni del mondo di windsurf Nicolò e Maddalena Spanu e quelli di basket dell’Atletico AIPD Oristano ai quali il coach della Dinamo Sassari Gianmarco Pozzecco ha dedicato un videomessaggio.
La grande festa dello sport oristanese era iniziata in piazza Eleonora dove il Comune e il CONI avevano chiamato a raccolta le società e le federazioni che nell’arco del 2019 hanno animato la kermesse sportive. Un esercito di 1000 atleti, preceduti da una grande bandiera italiana, ha sfilato dal centro storico fino al Palasport dove ha affollato le tribune incitando tutti i campioni presenti.
I filmati delle imprese sportive, le musiche e le luci, la scenografia e l’abile conduzione di Federica Masolin, che per un giorno ha lasciato i circuiti della Formula 1 e il piccolo schermo di SKY per immergersi nell’atmosfera oristanese, hanno regalato uno spettacolo senza sbavature. Un’ora e mezza di interviste e di esibizioni tra le quali quelle di calcio acrobatico del Fast-Foot freestyle calcio, ma anche i tiri liberi dei cestisti con la sindrome di Down dell’AIPD Oristano e le “libere interpretazioni” di basket e calcio della Granbassi, della Cacciatori e di Rosolino, così come quella del Sindaco Lutzu in un simpatico scambio di colpi di testa. Margherita Granbassi, che nel 2018 era presente a Roma nel Salone d’onore del CONI alla cerimonia di consegna di Città europea dello sport, non è voluta mancare ieri, a quella di chiusura, nonostante fosse costretta in stampelle a causa di un infortunio.
La serata ha vissuto i momenti clou quando sono stati premiati i campioni locali, ma soprattutto quando il Sindaco Lutzu ha premiato il vicecampione del mondo di canottaggio Stefano Oppo, affidandogli il titolo di ambasciatore dello sport oristanese per le grandi imprese compiute nel in tutto il mondo: “É una grande emozione ricevere questo riconoscimento dalla mia città ed essere in questo bel palazzetto affollato di tantissimi sportivi e amici. Vedo le società sportive che hanno riempito mia infanzia e tra queste in particolare il Circolo Nautico” ha detto rispondendo alle domande della Masolin. Per lui è stato un grande onore e una grande emozione, ma come per ogni sportivo, dopo gli appalusi c’è subito un’altra sfida e stamattina il rientro a Sabaudia per la preparazione per la prima tappa di Coppa del mondo e per le Olimpiadi di Tokyo.
“La cerimonia di oggi non vuole segnare la fine di un’annata straordinaria, ma il punto ti collegamento con gli eventi sportivi che proseguiranno anche nel 2020 – ha detto il Sindaco Andrea Lutzu -. Siamo riusciti nell’intento di creare un connubio tra sport, turismo e sviluppo, ma è solo l’inizio. Se si limitasse tutto al 2019 sarebbe un fallimento, la vera sfida è creare un ponte verso il futuro”.
Durante la cerimonia il Sindaco Lutzu ha consegnato una scarpetta rossa in ceramica, simbolo dell’impegno della città contro la violenza alle donne, alle donne regine della serata.