Parlamento europeo: 5 miliardi di euro per la riserva di adeguamento alla Brexit.
Oggi, il Parlamento europeo ha adottato la sua posizione negoziale sulla riserva di adeguamento alla Brexit per un ammontare di 5 miliardi di euro (ai prezzi 2018 e 5,4 miliardi di euro ai prezzi correnti). Una conferma da parte del Parlamento europeo della volontà di aprire i negoziati con gli Stati membri UE per la creazione di un fondo per contrastare le conseguenze negative del recesso del Regno Unito.
Tra i punti principali del mandato negoziale del Parlamento che saranno presentati al Consiglio il fondo di prefinanziamento di 4 miliardi di euro, erogato in due rate uguali nel 2021 e nel 2022, con il restante miliardo di euro pagato nel 2025; un periodo di ammissibilità, che coprirà i costi sostenuti dal 1° luglio 2019 al 31 dicembre 2023 per prepararsi agli effetti negativi e preventivati della Brexit; un metodo di assegnazione basato su tre fattori: l’importanza del commercio con il Regno Unito, l’importanza della pesca nella zona economica esclusiva del Regno Unito e la popolazione che vive nelle regioni marittime confinanti con il Regno Unito; un’attenzione a piccole e medie imprese, lavoratori autonomi, alla creazione di posti di lavoro e la reintegrazione dei cittadini europei di ritorno dal Regno Unito.
Per il relatore Pascal Arimont del Partito Popolare Europeo, che guiderà il team negoziale del Parlamento: “Abbiamo fatto tutto il possibile per garantire che il supporto ai Paesi UE possa essere fornito celermente e senza ritardi burocratici. Con un mandato forte, possiamo ora avviare i negoziati con gli Stati membri, che vogliamo concludere prima della fine dell’attuale Presidenza del Consiglio”.
Il 25 dicembre 2020, la Commissione europea aveva presentato la sua proposta per la riserva di adeguamento alla Brexit, uno strumento speciale al di fuori dei massimali del Quadro Finanziario Pluriennale (QFP) 2021-2027, mentre il 25 maggio, la commissione parlamentare per lo sviluppo regionale (REGI) ha adottato il progetto per il mandato negoziale.
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