Dal MiSE 4 milioni per i videogames. Fabiana Dadone: “Riconoscimento di un settore che a livello globale vale circa 150 miliardi”.

Il Ministero dello Sviluppo Economico mette a disposizione 4 milioni di euro per lo sviluppo dell’industria dell’intrattenimento digitale a livello nazionale attraverso la concessione di contributi a fondo perduto per la realizzazione di prototipi di videogames destinati alla distribuzione commerciale. Il fondo, denominato “First Playable Fund”, si rivolge ad aziende che svolgono in via prevalente l’attività economica di “Edizione di software” o “Produzione di software, consulenza informatica e attività connesse”, che hanno sede legale nello Spazio Economico Europeo e un patrimonio netto non inferiore a diecimila euro.

I progetti ammissibili dovranno prevedere, attraverso lo sviluppo delle fasi di concezione e pre-produzione, la realizzazione di un prototipo di videogioco destinato alla distribuzione commerciale, essere realizzati presso la propria sede operativa ubicata in Italia e prevedere spese e costi ammissibili complessivamente non inferiori a euro 20.000,00.

Fabiana Dadone, Foto Copyright European Union
Fabiana Dadone, Foto Copyright European Union

Le agevolazioni sono concesse nella forma di contributo a fondo perduto, nella misura del 50% delle spese e dei costi ammissibili sostenuti per la realizzazione del progetto ammesso. Le domande di agevolazione, invece, potranno essere presentate dal giorno 30 giugno 2021, utilizzando la piattaforma informatica di Invitalia.

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Una notizia commentata via social dalla ministra per le Politiche giovanili, Fabiana Dadone: “In arrivo 4 milioni per l’industria dei videogames, finalmente incentivi per il settore. Da quando sono stata nominata Ministra delle Politiche Giovanili mi sono interessata da subito al mondo videoludico e ai suoi giocatori. L’istituzione di questo fondo è un passo importante per il riconoscimento di un settore che a livello globale vale circa 150 miliardi. Quando parliamo di “videogames” non parliamo solo di intrattenimento, ma di un mondo pieno di figure professionali. Dall’architetto, alla designer, dalla sceneggiatrice, al modellatore 3d. Mestieri vecchi e nuovi che si intrecciano per creare esperienze al pari di quelle che viviamo attraverso i film o tramite i libri. Un settore che fino ad oggi è stato trascurato, su cui altri Paesi hanno investito prima di noi e oggi sono leader nel mondo. I giovani in Italia hanno le competenze e la ricchezza culturale giusta per affrontare il mercato videoludico e finalmente oggi, tramite questo fondo, potremmo dare un aiuto concreto.

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Foto di Lyrrad_Skynyrd da Pixabay