I piani della prossima stagione, Stefano Capozucca: “Organico più snello e giovane”.

“Certi ingaggi il Cagliari non può più permetterseli”. Questa la franchezza del DS del Cagliari, Stefano Capozucca, intervenuto oggi per parlare del Cagliari della prossima stagione. Conferenza dove il dirigente, nelle prime battute, si è soffermato sulle emozioni dell’incredibile lotta salvezza dei rossoblù: “La gioia provata per questa salvezza mi ha ricordato quella vissuta la notte della promozione a Bari. Ci ho sempre creduto e ringrazio il presidente Giulini per avermi dato la possibilità di tornare e condividere questa gioia con lui. Ha sofferto molto, così come tutti i dipendenti del Club: abbiamo visto tutti il buio, che poi è diventato sole. Il Cagliari – ha aggiunto Capozucca – merita rispetto, lo merita anche il Presidente per tutti i sacrifici che ha fatto, lo merita un popolo meraviglioso come quello sardo. Anche chi non segue il calcio nell’Isola è orgoglioso che il Cagliari sia in Serie A. I giocatori, sia quelli in rosa che quelli che arriveranno, devono capire quanto sia importante il senso di appartenenza al territorio, e devono imparare che questo è un club anomalo, che va oltre la connotazione di semplice squadra”.

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Il Direttore sportivo ha poi messo l’accento sul dimensionamento del Cagliari della stagione 21/22: “Abbiamo investito molto e ci sono state delle grosse perdite con l’emergenza Covid-19: dobbiamo, quindi, ridimensionarci un po’ cercando di mantenere la società competitiva. Nella mia testa penso a un organico più snello e giovane”.

Un confronto con la stampa proseguito sulla scottante situazione del calciomercato: “Ingaggi come quelli di Diego Godìn non sono sostenibili e la società non può permettersi simili contratti”. In forse anche il futuro del Ninja in rossoblù: “Ieri ho incontrato l’Inter ed è emersa la difficoltà di venire incontro alle esigenze del Cagliari, creando una situazione difficile per il calciatore e per noi. Radja resta un giocatore straordinario, fondamentale per questa salvezza e sono orgoglioso di averlo avuto alla mie dipendenze”. Dubbi che aleggiano anche sulla permanenza di Riccardo Sottil: “Riccardo purtroppo è stato poco utilizzato per problemi fisici e su di lui abbiamo un diritto di riscatto abbastanza alto, valuteremo il da farsi. Trattenere i giocatori più importanti – prosegue – non lo determina Capozucca o Semplici ma bensì il mercato”.

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Conversazione proseguita proprio sul rapporto con uno degli artefici della salvezza, Leonardo Semplici: “Con Semplici ho sempre avuto un ottimo rapporto anche dal punto di vista umano, ci siamo aiutati a vicenda sin dal primo giorno. Ci siamo dati appuntamento a fine campionato, abbiamo fatto la nostra analisi confrontandoci con il presidente Giulini sulle cose che non sono andate bene. Ho accettato le critiche e andiamo avanti”.

Tra possibili partenze e il dogma – sacrosanto – della sostenibilità finanziaria, giocherà un ruolo importante il vivaio del Cagliari: “Trasmetto le mie idee a chi mi è più vicino, come Andrea Cossu, Daniele Conti e Pierluigi Carta: per me sono collaboratori fondamentali. La mia intenzione è quella di avere una Primavera ancora più competitiva, perché il Cagliari deve vivere di questi giovani e avere la possibilità di schierarli ogni stagione, così da ‘sfornare’ ogni anno due o tre giocatori come Carboni”.

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Foto Cagliari Calcio