Lotta allo spopolamento nell’Isola, Roberto Deriu: “Sostegno alla natalità”.
La popolazione nell’Isola, specialmente nelle aree interne, continua a diminuire drasticamente mese dopo mese, anno dopo anno. Una tendenza confermata dall’accentuata variazione negativa delle nascite registrata negli ultimi due anni in Sardegna. Dati sui quali oggi è intervenuto il consigliere regionale del Partito Democratico Roberto Deriu, per il quale “lo spopolamento delle zone interne non concede tregua”. Una dinamica, ricorda l’esponente dem, che richiede l’adozione di urgenti provvedimenti “per incentivare un equilibrato sviluppo sociale, economico e produttivo, promuovendo la formazione di nuove famiglie nei comuni interessati da spopolamento, attraverso interventi a sostegno della natalità”.
Misure contenute in una proposta di legge presentata nel 2017 e ripresentata nell’attuale legislatura dal consigliere della minoranza, con l’obiettivo di contrastare un fenomeno “che rischia di causare danni irreversibili, sia a livello economico che sociale, alla nostra regione”. “Secondo i recenti dati Istat, prosegue Deriu, la Sardegna registra il tasso più basso di natalità in Italia (5,1 nati per mille abitanti) ed è anche una delle regioni meno ‘motherfriendly’, cioè fra quelle che meno si impegnano a sostenere la maternità, come evidenziato dal rapporto di Save the Children che ogni anno include anche il cosiddetto ‘Indice delle Madri’ “.
Proposta, attualmente ferma in Commissione Sanità, che prevede due misure: “IncoraGiovani” e “AncoraGiovani”, finalizzate, rispettivamente, all’erogazione di un contributo mensile di 700 euro per ciascun figlio per massimo sette anni, e all’esenzione totale dalle imposte regionali per un periodo non inferiore ai sette anni.
Nella proposta di legge, prosegue Deriu, sono indicati anche quali dovranno essere i criteri per scegliere le famiglie destinatarie dei contributi. Ad esempio la somma dell’età dei genitori e dei figli (minori e non) non dovrà superare i 55 anni per l’intervento “Incoragiovani”. “Se il padre ha 30 anni e la moglie 25 e il figlio 2 anni potranno godere del sostegno per sette anni”.
Il requisito essenziale, oltre all’età, è la residenza: i nuclei familiari, infatti, dovranno risiedere nei comuni da almeno tre anni e le risorse, se non si ha un reddito, potranno essere spese come meglio si crede: “Se si possiede già uno stipendio – aggiunge il consigliere dem – i soldi dovranno essere utilizzati per assumere una persona a collaborare con la famiglia. Un modo per cercare di incrementare l’occupazione in questi paesi dove l’economia è in fortissima crisi”. L’iniziativa “AncoraGiovani”, invece, prevede che le coppie la cui età sommata a quella dei figli dà come risultato un numero tra 55 e 75 potranno avere un’esenzione totale delle imposte regionali e altre agevolazioni per alcune tariffe. “Anche in questo caso si dovrà abitare in uno dei comuni a rischio spopolamento – precisa l’esponente del Pd – in modo da incentivare chi resta a vivere nel piccolo paese”.
Non si tratta dunque di un semplice reddito alla maternità, ma di “un incentivo a poter studiare mentre si hanno dei figli da giovani”. “Il nostro obiettivo – conclude Deriu – è quello di combattere lo spopolamento, la decrescita demografica e l’invecchiamento delle famiglie in modo radicale, strategico e durevole, cercando di dare anche importanti stimoli al tessuto economico produttivo della nostra Isola. Mi auguro che la giunta regionale non continui ad ignorare questo grave problema”.
foto Sardegnagol riproduzione riservata