Karabakh: aziende italiane per i nuovi smart villages.
Il 26 aprile, il Presidente della Repubblica dell’Azerbaigian Ilham Aliyev, accompagnato dalla First Lady Mehriban Aliyeva e dalla figlia Leyla Aliyeva ha visitato i distretti di Jabrayil e Zangilan. Nel corso della visita è stato presentato, nel villaggio di Aghali, il primo progetto pilota “Smart Village”, che raggrupperà cinque comparti: alloggi, produzione, servizi sociali, “agricoltura intelligente” ed energie alternative.
Un progetto che prevede la costruzione iniziale di 200 case private, scuole, asili nido, policlinici e infrastrutture turistiche. Tutte le case residenziali, le strutture sociali, gli edifici amministrativi e di ristorazione pubblica, il processo di lavorazione e produzione dei prodotti agricoli saranno forniti di fonti energetiche alternative.
All’interno delle nazioni coinvolte nella ricostruzione, oltre Turchia, Cina e Israele, sarà rappresentata anche l’Italia, come confermato dal Presidente Ilham Aliyev, per il quale lo “Smart Village” rappresenta il primo progetto pilota per rilanciare e ripristinare i territori coinvolti nel recente conflitto con l’Armenia, nel più breve tempo possibile: “Come ho ripetutamente affermato dopo la guerra e la nostra vittoria, inviteremo aziende di Paesi amici a lavorare con noi. Ci sono aziende provenienti da Turchia, Cina, Israele e Italia, tutti Paesi amici. Sono certo che questo sia solo il primo passo. L’implementazione con successo di questo progetto ci permetterà sicuramente di utilizzare questa esperienza in altre parti del Karabakh. Abbiamo bisogno di ricostruire centinaia di villaggi, insediamenti e città”.
Tra le aziende italiane coinvolte nel progetto il caseificio Giuseppe Grisolia, che prevede di realizzare un nuovo stabilimento nella zona del distretto di Zangilan per produrre formaggi di bufala di alta qualità: “Portiamo la nostra esperienza e conoscenza nel processo di produzione. A tal proposito, dopo aver realizzato il caseificio, forniremo anche un corso di formazione completo. Grazie a questa formazione, in Azerbaigian ci saranno produttori di formaggio qualificati di prima generazione. Non vogliamo produrre formaggio di bufala di qualità mediocre in Azerbaigian. Il nostro obiettivo è quello di creare un settore lattiero-caseario di alta qualità, in modo che anche l’Azerbaigian sia un produttore di mozzarella di bufala eccezionale come l’Italia”.