25 aprile, Christian Solinas: “Ricorrenza sempre viva”.
“Il 25 aprile è una ricorrenza viva, dal forte significato storico e civile, sempre attuale, e rappresenta un momento importante di riflessione per ritrovare, in un’unione di forze e di ideali che travalica ogni differenza politica, un profondo senso di comunità e solidarietà fondato sui valori della libertà e della democrazia, nel deferente omaggio a tutti coloro, tra i quali non pochi sardi, che caddero per difendere questi ideali irrinunciabili, sacrificando la loro vita”. Lo ha dichiarato oggi il Presidente della Regione, Christian Solinas, nel giorno del 76° anniversario della Liberazione, celebrato stamattina a La Maddalena con una suggestiva cerimonia – alla presenza dell’assessore regionale degli Enti locali, Quirico Sanna – di commemorazione dei caduti della battaglia che si svolse nell’isola dal 9 al 13 settembre del 1943.
“Nella battaglia di La Maddalena – ricorda Solinas – combattuta nei giorni immediatamente successivi alla firma dell’armistizio, per liberare l’isola dall’occupazione tedesca morirono 28 militari italiani (tra questi undici sardi, quasi tutti giovanissimi) e ci furono oltre quaranta feriti. Per ricordare quello che fu uno dei primissimi atti della Resistenza italiana, il 13 settembre del 2019 è stato inaugurato a La Maddalena un monumento dedicato ai caduti della battaglia, simbolo della Resistenza combattuta in Sardegna, progettato dall’architetto Almo Bramucci e realizzato dall’Anpi, l’Associazione nazionale partigiani, grazie anche al contributo della Regione”.
“Questa ricorrenza quindi sia l’occasione per mettere da parte liti e contrasti tra opposte fazioni e avviare un percorso, in un rinnovato clima di collaborazione, verso un pronto ritorno alla normalità della nostra Isola, accelerando la ripresa produttiva e garantendo un futuro sereno alle nostre comunità, alle famiglie e alle imprese”.
“Oggi – ha detto l’assessore Sanna, che in mattinata ha deposto una corona d’alloro davanti al monumento ai caduti – rendiamo omaggio al sacrificio dei nostri soldati, di giovani sardi che hanno trovato la morte con un atto di coraggio necessario per ridarci la libertà, in una pagina triste e dolorosa della nostra storia che ha visto fratelli e famiglie combattere gli uni contro gli altri. In questa giornata dell’unità diciamo ancora no a ogni forma di totalitarismo, ben sapendo che la democrazia è un valore che va difeso quotidianamente”.
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