SS 130 ‘Iglesiente’, Orrù e Piscedda: “Tutelare le esigenze delle popolazioni interessate”.
Sì alla sicurezza stradale ma nel rispetto dei bisogni e delle esigenze della popolazione dei comuni affacciati alla seconda arteria stradale più estesa del Sud Sardegna, la SS 130. Questa la richiesta presentata oggi dai consiglieri regionali e membri della commissione Trasporti, Maria Laura Orrù e Valter Piscedda e dei consiglieri comunali della maggioranza e dell’opposizione del Comune di Elmas, Giacomo Carta, Ivan Lai, Fabiola Nucifora e Sara Piras, intevernuti sul progetto SS 130 “Iglesiente” che prevede l’eliminazione degli incroci a raso da Cagliari a Decimomannu dal Km 3+000 al 15+600, e, quindi, la chiusura dei tre punti storici di entrata e uscita dal comune di Elmas.
Una programmazione che nel caso del Comune di Elmas, secondo i/le consiglieri/e, peccherebbe di una sostanziale analisi del traffico sul tronco della SS 130 oggetto dell’intervento, tale da inficiare una valutazione obiettiva delle scelte progettuali operate dall’Anas verso un’area interessata da un alto sviluppo urbanistico, tra cui l’ampiamento del Bricoman e la costruzione di un nuovo centro commerciale nella zona della via San Giorgio, con la prospettiva di eliminare gli attuali punti di raccordo tra Elmas e la SP8, che permette il collegamento a Sestu e alla SS 131.
Modifiche alla viabilità che priverebbero cittadini e attività produttive degli attuali accessi al territorio del Comune di Elmas creando notevoli disagi, tra i quali il dirottamento massivo sulla via del Pino Solitario con importanti ripercussioni sul traffico veicolare, tali da non garantire gli interessi della comunità di Elmas, come ricordato dal consigliere dem Valter Piscedda: “Oggi membri dell’opposizione e della maggioranza del comune di Elmas sono qui a rappresentare gli interessi della collettività masese, a dimostrazione di non voler promuovere sterili polemiche di bandiera. Serve un giusto equilibrio per garantire l’accesso e la sicurezza per i cittadini masesi ma l’attuale pianificazione risulta essere carente sia dell’analisi del traffico che del rispetto per lo sviluppo futuro del comune”.
Una problematica importante sulla quale i/le consiglieri/e auspicano il coinvolgimento dei membri della commissione Trasporti e del nuovo assessore ai Lavori Pubblici, Aldo Salaris, dopo il depotenziamento di 40 milioni – su un totale di 160 milioni – proposto dall’ex assessore Roberto Frongia, al quale l’amministrazione comunale di Elmas non si sarebbe opposta, confermando ad ANAS e alla Regione Sardegna la bontà della pianificazione: ” L’ex assessore ai Lavori Pubblici Roberto Frongia aveva promesso una rimodulazione dei finanziamenti. Contiamo adesso nella sensibilità del neo assessore Aldo Salaris. Proveremo a far riaprire la procedura, certo il via libera al progetto della Giunta comunale di Elmas rischia di rendere inutili i nostri sforzi. E’ questo il vero vulnus della vicenda”.
Un progetto, inoltre, che non terrebbe in debita considerazione il rispetto per la mobilità sostenibile secondo Maria Laura Orrù dei Progressisti: “Sorprendono tali scelte in un periodo nel quale si sta discutendo sulla centralità della mobilità sostenibile e sulla necessità di alleggerire i paesi del traffico veicolare, principi non adeguatamente rispettati da questa iniziativa progettuale sulla SS 130, come dimostrato, tra l’altro, dall’assenza di una riflessione sul potenziamento del trasporto pubblico”.
Mancherebbe, ancora, una esaustiva comunicazione da parte dell’ANAS secondo la consigliera comunale Fabiola Nucifora: “Siamo tutti d’accordo sull’idea di mettere garantire la sicurezza stradale sulla SS 130 ma l’ANAS non ha ancora spiegato come saranno messi in sicurezza gli accessi al paese e come cambierà il traffico, nonché le ragioni tecniche delle scelte attuali e sull’assetto futuro prodotto dalla nuova viabilità”.
Prospettive di sviluppo ricordate dal consigliere comunale Giacomo Carta: “Elmas crescerà nei prossimi anni, come previsto dal piano dell’area delle Ex Acciaierie FAS, dove è in corso una riqualificazione dell’intera zona per convertirla in Centro Commerciale. L’attuale pianificazione dovrebbe tenere maggiormente in considerazione l’equilibrio tra la crescita dei servizi e l’aumento del traffico veicolare. La nostra idea prevede il mantenimento dei 3 accessi onde evitare di congestionare le arterie principali”.
Criticità che hanno portato i/le consiglieri/e alla redazione di una missiva indirizzata al Ministero all’Ambiente contenente 7 osservazioni formali per fare il punto sui rischi e disagi che l’eliminazione di uno degli attuali accessi al centro abitato di Elmas e la modifica di quello principale situato nel semaforo tra via del Pino Solitario e via San Giorgio, potrebbero comportare per gli abitanti e le imprese di Elmas.
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