Le sfide delle istituzioni europee per il 2020
L’Unione Europea sta lavorando su numerose proposte legislative. Tra le principali sfide del 2020 l’emergenza climatica.
Contrastare l’emergenza climatica è una delle priorità assolute dell’UE. La Commissione europea sta lavorando su un Green Deal per rendere l’Europa climaticamente neutrale entro il 2050. Ci si aspetta proposte sulla produzione di alimenti sostenibili, prodotti più durevoli, l’uso dei pesticidi e una strategia per salvaguardare la biodiversità guardando al 2030, così come piani per ridurre le emissioni derivanti dal traffico aereo e marittimo.
Su questo fronte il Parlamento europeo sta richiedendo più fondi per combattere il cambiamento climatico, promuovere l’innovazione e proteggere i confini dell’Unione Europea.
Un altro aspetto da calibrare nell’area europea riguarda i servizi digitali. La Commissione dovrebbe presentare una proposta di legge sui servizi digitali, e un’altra sull’intelligenza artificiale. Quest’ultima dovrebbe chiarire alcuni aspetti legali e aiutare a promuovere gli investimenti per le compagnie europee che operano nel settore.
Sarà una sfida per il Parlamento europeo indagare per capire se i sistemi decisionali automatizzati possano essere compromessi da pregiudizi – derivanti degli algoritmi utilizzati – che potrebbero portare a discriminazioni.
Tale rischio discriminatorio investirebbe direttamente la vita dei cittadini: un esempio pratico sono i sistemi di intelligenza artificiale utilizzati negli uffici risorse umane di alcune aziende che a causa di distorsioni storiche nei dati che utilizzano per elaborare una decisione – privilegiano le assunzioni (o le promozioni) maschili rispetto a quelle femminili.
Sul fronte finanziario un caso che preoccupa le istituzioni europee è l’Unione Bancaria. La crisi dell’eurozona ha mostrato la necessità di un’ulteriore integrazione del sistema finanziario UE. Nel 2020 il Parlamento lavorerà sulle proposte per completare l’Unione bancaria, tra cui una strategia per proteggere i risparmi e misure di sicurezza nel caso in cui una banca dovesse fallire.
Per quanto riguarda i nuovi accordi commerciali dal Parlamento fanno sapere che si voterà sugli accordi di investimento con il Vietnam, che potrebbe portare all’abbattimento del 99% delle tariffe. Inoltre, l’UE continuerà a lavorare su nuovi accordi con altri paesi, tra cui Australia, Nuova Zelanda, Cile, Indonesia, Filippine, Marocco e Tunisia. Sono in corso colloqui anche per un accordo di investimento con la Cina.
Sempre sul fronte delle politiche internazionali nel corso del 2020 continueranno i colloqui con i paesi che vogliono entrare nell’UE. Il Parlamento sta lavorando affinché si inizino i colloqui con Albania e Nord Macedonia dato che hanno soddisfatto i requisiti. I deputati discuteranno anche le possibilità di entrare in UE dei paesi dei Balcani occidentali.
Nei prossimi mesi a tenere alta la tensione in Europa ci sarà la Brexit. Attualmente è previsto che il Regno Unito lasci l’UE il 31 gennaio 2020, tuttavia è possibile che esca prima se l’accordo di ritiro viene approvato dal Regno Unito e dal Parlamento europeo. Una volta approvato l’accordo di ritiro, il passo successivo sarebbe negoziare un accordo sulle relazioni future, che dovrebbe includere temi quali commercio e cooperazione sulla difesa, l’ambiente e la lotta al terrorismo.
Sulla salute la Commissione europea ha confermato che verrà elaborato un piano d’azione per la lotta al cancro, che verrà esaminato dal Parlamento.
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