Risorse proprie. Il Parlamento europeo approva “l’accelerata” per la riforma delle entrate dell’UE.
Ad oggi soltanto 13 Paesi UE su 27* hanno ratificato la legge che istituirà il Fondo per la ripresa. Numeri che evidenziano il ritardo degli Stati membri verso la conclusione del processo di convalida delle decisioni relative alle risorse proprie.
Un processo fondamentale che, una volta concluso, permetterà all’UE di prendere in prestito 750 miliardi di euro per il Piano per la ripresa “Next Generation EU”, contribuendo così a garantire la sostenibilità del rimborso del debito generato dal Fondo per la Ripresa.
Data l’importanza del processo e della carenza del tempo a disposizione, il Parlamento europeo, nel corso della seduta dello scorso giovedì, ha approvato il regolamento sull’introduzione della tassa sulla plastica (con 540 voti favorevoli, 109 contrari e 38 astensioni), le misure di esecuzione del sistema delle risorse proprie (560 voti favorevoli, 48 contrari e 82 astensioni) e, infine, le misure per la riscossione delle risorse proprie provenienti dall’imposta sul valore aggiunto (con 552 voti favorevoli, 69 contrari e 67 astensioni).
Le tre leggi approvate dal PE- due regolamenti operativi e un regolamento di esecuzione – agiranno insieme alla decisione sulle risorse proprie (ORD), approvata dal Parlamento a settembre 2020 e dal Consiglio a dicembre 2020.
Regolamenti che comprendono le disposizioni per il calcolo e la semplificazione delle entrate dell’Unione, per la gestione del flusso di cassa e i per diritti di monitoraggio e ispezione. Dettagli di rilevante importanza, ricordano gli eurodeputati del Parlamento europeo, per garantire il corretto funzionamento delle entrate del bilancio dell’UE, come ricordano i correlatori José Manuel Fernandes (PPE) e Valérie Hayer (Renew Europe): “Ancora una volta il Parlamento europeo dà l’esempio. L’approvazione di questo pacchetto fa sì che il sistema delle risorse proprie dell’UE contribuisca al piano per la ripresa ‘Next Generation EU’, non appena la decisione sulle risorse proprie sarà stata ratificata da tutti gli Stati membri. Il voto di oggi ci ricorda che dobbiamo agire prontamente e con decisione per dare avvio alla ripresa. Invitiamo tutti gli Stati membri a ratificare il piano il prima possibile. Non possiamo permetterci ritardi. Inoltre, l’accordo di rimborso di dicembre vincola la Commissione a proporre un’imposta digitale a livello dell’UE entro giugno di quest’anno”.
Una volta ratificate tali decisioni da parte degli Stati membri le tre leggi si applicheranno retroattivamente dal 1° gennaio 2021, introducendo la nuova imposta sulla plastica, il prelievo sul digitale e il sistema di scambio di quote di emissioni, come prima di una serie di nuove fonti di entrate che saranno definite da qui al 2026.
Entro giugno 2024 la Commissione, infine, presenterà una proposta per nuove risorse proprie supplementari che potrebbero comprendere un’imposta sulle transazioni finanziarie e un contributo finanziario da parte del settore societario oppure una nuova base imponibile comune per l’imposta sulle società.
*Paesi UE che hanno ratificato la legge: Cipro, Grecia, Malta, Francia, Spagna, Italia, Portogallo, Belgio, Lussemburgo, Slovenia, Croazia, Bulgaria, Lettonia. Paesi UE che non hanno ratificato la legge istitutiva del Fondo per la Ripresa: Romania, Ungheria, Slovacchia, Austria, Repubblica Ceca, Germania, Danimarca, Polonia, Lituania, Estonia, Finlandia, Olanda, Svezia, Irlanda.
foto Laurie Dieffembacq © European Union 2020 – Source : EP