Il mercato del falso made in Italy, Silvia Sardone: “Un danno da 100 miliardi di euro”
Il prodotto agroalimentare italiano piace in tutto il mondo, così tanto da essere spesso contraffatto e venduto senza alcuna tutela da parte dell’Unione Europea. In una interrogazione parlamentare l’eurodeputata del gruppo Identità e Democrazia, Silvia Sardone, ha chiesto alla Commissione di illustrare le strategie su come proteggere il Made in Italy e i settori che portano avanti le eccellenze alimentari italiane colpite dalle contraffazioni.
Il falso agroalimentare, definito “Italian sounding”, provoca, infatti, un forte danno ai produttori italiani, mettendo anche a rischio anche i consumatori che vengono ingannati dalle false denominazioni che ricordano le eccellenze “made in Italy”. Nei supermercati stranieri si possono vedere, frequentemente, prodotti come la mozzarella “Casa Italia”, la mortadella “Milano”, il Parmigiano Reggiano contraffatto denominato “Parmesan” e tante altre imitazioni lontanissime dalla qualità Italiana.
Questo fenomeno provoca, nelle industrie italiane, un calo di fatturato provocando anche crisi aziendali e limitando la portata delle esportazioni italiane, nonchè un grave danno d’immagine verso i prodotti italiani. Si stima, come indicato da Coldiretti, un danno di 100 miliardi di euro, cresciuto del 70% negli ultimi 10 anni.