Parlamento europeo. Cosa fa l’Europa per lo sviluppo delle Isole?

Cosa fa l’Europa per le isole europee e per la mitigazione degli effetti legati alla condizione d’insularità dei suoi cittadini? A Bruxelles, se lo sono domandato tre eurodeputati, la maltese Josianne Cutajar, il croato Tonino Picula e la spagnola Alicia Homs Ginel, che, con un atto formale, hanno chiesto una risposta scritta alla Commissione Europea, nel merito delle soluzioni previste per colmare il gap legato all’insularità delle isole europee. Un problema ben noto viste le specificità geografiche delle aree insulari e la cronica impossibilità di creare economie di scala, oltre a sistemi di trasporto a dir poco sottodimensionati e particolarmente onerosi.

Come dichiarato dai proponenti “l’articolo 174 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea, il TFUE, mira a ridurre le disparità di cui soffrono le regioni insulari, perciò chiediamo alla Commissione di specificare quali misure ha adottato negli ultimi tre anni per attuare sia la risoluzione parlamentare del 4 febbraio 2016 sulle speciali condizioni delle isole europee, ancora disattesa, che l’articolo 174 del TFUE”.

LEGGI ANCHE:  20 anni con l'euro in tasca, von der Leyen: "Simbolo dell'unità europea".

Ancora più nello specifico i tre parlamentari europei del gruppo dell’Alleanza progressista dei Socialisti e Democratici, hanno richiesto alla Commissione di conoscere lo stato di attuazione del ‘Banco delle isole” all’interno della DG Regio, Direzione Generale della Politica regionale e urbana, responsabile della politica dell’UE per le regioni e le città.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *