Artigianato: due milioni per il passaggio generazionale.
La Giunta Regionale, su proposta dell’assessore del Turismo, Artigianato e Commercio, Gianni Chessa, ha approvato in via definitiva la delibera del 18 novembre 2020 riguardante le direttive e i criteri di attuazione per gli incentivi alle imprese artigiane coinvolte nel passaggio generazionale (L.R. 12 marzo 2020, art. 4 comma 5), per effetto della quale sono stati stanziati contributi a fondo perduto per un totale di 2 milioni di euro per favorire il passaggio generazionale all’interno delle imprese artigiane dell’Isola.
Una buona notizia per tanti/e giovani sardi/e commentata oggi dal Presidente Solinas: “L’artigianato rappresenta un fiore d’occhiello del nostro patrimonio identitario. Questo provvedimento, importante nei numeri, ha un significato più profondo: con la misura del fondo perduto al 40 % permettiamo alle imprese del settore di adempiere a tutte le questioni inerenti al passaggio generazionale con sgravi notevoli sulla burocrazia. L’aiuto economico darà maggiore fiducia al comparto, ancora sofferente dalla pandemia”.
“Abbiamo reperito i fondi dal bilancio precedente – spiega l’assessore Chessa – per un totale di due milioni di euro destinati al solo comparto artigiano. I proprietari delle imprese potranno così avviare il passaggio generazionale cedendo ai propri figli, o ai dipendenti assunti da più di cinque anni, il lavoro di una vita. Favorire la continuità delle tradizioni familiari, supportando il mantenimento delle attività economiche e la valorizzazione dei mestieri e dell’esperienza, equivale ad un’importante iniezione di fiducia per l’intero comparto, ancor di più nel superamento della difficile situazione economica e sociale”.
Il finanziamento è stato previsto dalla legge di stabilità 2020 e va ad operare sul triennio 2020/2022. Ogni richiedente, mediante le modalità esplicitate da un bando in via di predisposizione, potrà richiedere un contributo a fondo perduto pari all’80% delle spese ammissibili (al netto dell’IVA), con un minimo di 15mila fino ad un massimo di 20mila euro, per l’acquisizione di servizi finalizzati al rinnovamento delle piccole e medie imprese. Requisito essenziale, oltre alla qualificazione presso il Registro delle Imprese Artigiane, è un’anzianità di sei mesi dell’impresa stessa. I contributi sono concessi nel rispetto del regolamento UE per gli aiuti de minimis.
Tra le misure sovvenzionate, anche i corsi di formazione e i servizi di consulenza organizzativa e tecnica, le misure volte all’internazionalizzazione mediante strategie di marketing, nonché il miglioramento e il rinnovamento delle infrastrutture e l’acquisto di nuovi macchinari e impianti. Non saranno ammesse le spese per l’acquisto di nuovi immobili.
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