Cinema in Sardegna, Roberto Li Gioi: “Destinare almeno il 50 per cento dei fondi ai giovani registi”.
L’attuale stato di salute del cinema isolano – sorvolando sulle considerazioni delle ‘polverose’ claque regionali – non fa ben sperare i tanti organismi locali, vittime incolpevoli di una legge regionale che potrebbe non garantire un’equa ripartizione delle risorse. Una questione sulla quale oggi è intervenuto l’esponente del Movimento 5 Stelle, Roberto Li Gioi che, attraverso una mozione, ha evidenziato l’esigenza di procedere verso l’aggiornamento della legge regionale numero 15 del 20 settembre 2006 ‘Norme per lo sviluppo del cinema in Sardegna’, così da tutelare in modo più ampio gli operatori del mondo del cinema isolano.
“Sono diversi i punti della norma che necessitano di una rivisitazione. Innanzitutto occorre definire un finanziamento duraturo nel tempo che consenta una programmazione e garantisca una premialità per le opere prodotte da società sarde. Non solo, è fondamentale prevedere l’utilizzo di maestranze sarde e declinare in maniera oggettiva tutti i 45 punti attualmente previsti dal bando in relazione alla sardità del progetto, considerando come progetti sardi anche quelli che non parlano di tradizioni sarde purché siano realizzati da produzioni sarde, registi sardi e/o per la maggior parte realizzati in Sardegna”.
L’atto promosso da Li Gioi si riferisce inoltre alla sezione dedicata ai cortometraggi: “Sarebbe auspicabile destinare almeno il 50 per cento dei fondi ai giovani registi, istituire un fondo separato per i documentari e abbassare l’importo massimo concedibile per permettere il finanziamento di più progetti. Infine – conclude – è necessario consentire a tutti gli organismi interessati di poter partecipare alle riunioni della Consulta regionale per il cinema”.
foto Sardegnagol riproduzione riservata