Safer Internet Day. L’AGCOM avvia la mappatura dell’ecosistema digitale.
Il ruolo svolto dalle piattaforme online nell’economia digitale, amplificato dalla pandemia, segna cambiamenti senza precedenti nei processi economici, nella rappresentazione delle istanze pubbliche e politiche, negli usi e nei costumi privati dei cittadini a livello globale. È in questo scenario che l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni ha avviato un’indagine conoscitiva, finalizzata alla mappatura dell’ecosistema digitale.
La finalità dell’indagine è doppia, confermano dall’AGCOM: testare una metodologia per la ricognizione sistematica delle criticità che emergono dall’evoluzione continua dei servizi erogati dalle piattaforme online, e, ancora, svolgere una analisi comparativa degli ordinamenti giuridici internazionali, che metta l’Autorità in condizione di affrontare le nuove sfide poste dall’ecosistema digitale.
L’attenzione dell’intera comunità internazionale in materia è, come risaputo, particolarmente elevata, anche alla luce delle recenti proposte normative e di policy della Commissione Europea (pacchetto Digital Services Act e Digital Market Act) che per prima ha richiesto regole ad hoc per attribuire maggiori responsabilità alle piattaforme online.
La metodologia MAMP – AGCOM Methodology for Mapping, Assessing and Making Policies adottata dall’Autorithy per la mappatura dell’ecosistema digitale, ha l’ambizione di intercettare tutti i servizi attualmente offerti sulle piattaforme online facendone emergere, accanto ai vantaggi individuali e collettivi, anche i rischi e le problematiche: dai comportamenti illeciti che mettono in pericolo le piccole e medie imprese, all’hate speech e più in generale alle violazioni individuali o massive dei diritti fondamentali capaci di compromettere l’integrità dei processi democratici, l’autonomia decisionale degli individui, la tenuta del tessuto sociale, il pluralismo informativo e la tutela dei minori.
Saranno quattro le fasi alla base dell’indagine dell’AGCOM: la mappatura dei “servizi infrastrutturali” esistenti sul mercato (motori di ricerca, social network, servizi di geolocalizzazione ecc.); l’individuazione delle problematiche generate “da” o associate “a” ciascuna tipologia di servizio; la rappresentazione sinottica dell’attuale quadro normativo nazionale europeo e internazionale; la comparazione degli interventi legislativi, regolamentari o giurisprudenziali attualmente in vigore a livello internazionale e selezione, per ciascuna delle problematiche individuate, delle best practices in materia.
L’indagine conoscitiva sui servizi offerti dalle piattaforme online avrà la durata di 180 giorni (6 mesi) e si inserisce in una lunga tradizione di approfondimenti e analisi svolti dall’Autorità negli ultimi venti anni sull’intero ecosistema delle comunicazioni.