Presidente Giulini: “Chi critica fa bene ma finalmente c’è un po’ di luce per il nostro Paese”.

Tifosi e semplici “uomini della strada” spesso sono portati a soffermarsi e a commentare lo stato di salute di una squadra esclusivamente sulla base dei risultati sportivi, declassando, nel novero della dialettica sportiva, le questioni più importanti per la vita di una squadra, come la sostenibilità finanziaria, la sana e corretta gestione di un club professionistico. Una realtà spesso taciuta, essendo dovuta una visione di lungo periodo e un supplemento di raziocinio, nonché resa più confusa per effetto del disorientamento prodotto dalla pandemia.

Una forza della natura capace di ribaltare il tavolo delle regole, anche le più standardizzate come quelle della Serie A. Stravolgimenti che, una volta compresi, possono essere utili per elevare il tono della discussione sportiva anche tra i veri tifosi del Cagliari Calcio, società che nel corso degli ultimi 12 mesi ha continuato a garantire importanti investimenti, nonostante le tante restrizioni provocate dal periodo pandemico, i contraccolpi economici legati al calo dell’indotto sportivo e, soprattutto, dalla pessima gestione politica dello sport nel nostro Paese.

Tommaso Giulini, foto Sardegnagol
Tommaso Giulini, foto Sardegnagol riproduzione riserva

Una conduzione che sta volgendo al termine come ricordato dal Presidente Tommaso Giulini nel corso dell’odierna conferenza stampa di presentazione dei due nuovi acquisti del Cagliari, Asamoah e Rugani: “Sto vivendo bene questo momento: il Ministro Spadafora non c’è più e sta arrivando Draghi. Al di là di questo c’è finalmente un po’ di luce per il nostro Paese. Non voglio essere pessimista”.

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Un 2021 che, contro ogni aspettativa visto il periodo pandemico, è iniziato nel migliore dei modi per la società rossoblù, riportando il giusto entusiasmo verso qualsiasi serio progetto di lungo periodo: “Il nostro gruppo industriale – ha aggiunto Giulini – sta facendo bene in questo inizio 2021 e le trattative sui diritti tv stanno andando oltre le aspettative”.

Sulle critiche dei tifosi verso il rendimento della squadra e della società, il numero uno del Cagliari, nel corso della conferenza, ha espresso un grande esercizio di empatia, affermando che “coloro che criticano il momento no del Cagliari hanno ragione. Quando accadono queste cose ci sono responsabilità da parte di tutti, a partire dalla società, calciatori e allenatori. E’ giusto non essere soddisfatti della posizione in classifica”.

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