Il sindaco Truzzu illustra la tariffazione puntuale dei rifiuti.
“Se differenzi meglio e produci meno secco, spendi meno”. Così il primo cittadino di Cagliari, Paolo Truzzu, ha aperto la conferenza stampa sulla nuova tariffazione puntuale dei rifiuti.
“Oggi – ha ricordato Truzzu – Cagliari è la città con la seconda TARI più alta d’Italia, ma, nel corso del 2020, questa è diminuita per il 99% delle utenze cittadine. Questo percorso ci ha portato a introdurre il tributo puntuale che, oltre ad essere un obbligo di legge, ci permette di fare un passo avanti. Abbiamo deciso di puntare sul numero delle esposizioni del mastello dell’indifferenziato , introducendo il criterio di equità e premiando chi oggi fa bene la raccolta differenziata, producendo meno secco”.
Si abbandona, quindi, la TARI per passare alla TARIP, il sistema di tariffazione puntuale che permetterà di adattare il tributo in base alla produzione del secco indifferenziato da parte di ogni singola utenza, come ricordato dal Sindaco Truzzu: “Il Tributo si basa su una quota fissa, sulla quota servizi e sulla quota produzioni. Quest’ultima è la vera novità che prima non c’era e si basa sul principio della premialità: se riesco ad esporre ogni due settimane il secco, avrò la certezza di risparmiare”.
Il sistema, infatti, si basa su un minimo di 26 esposizioni all’anno (una volta ogni due settimane) della frazione del secco e questo darà vita al massimo sconto sul tributo. Proporzionalmente, chi esporrà per un numero maggiore di volte il mastello del secco, vedrà l’ammontare della cifra crescere, fino ad un massimo di 52 conferimenti. Gli utenti che raggiungeranno il tetto massimo, pagheranno una TARIP che sarà molto simile alla precedente TARI non potendo usufruire di alcuna agevolazione.
Per la quantificazione precisa del nuovo tributo, però, sarà necessario attendere il primo trimestre della sperimentazione.
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