Gianni Drudi. Un grande cantautore italiano
La felicità e il carisma non hanno età. Un assioma che vale anche per la musica e per Gianni Drudi, grande e brillante cantautore italiano, impermeabile all’ingiallimento della musica nazionalpopolare contemporanea e capace di resistere al tempo che avanza. Nella storia della musica italiana numerosi artisti sono stati capaci di lasciare il proprio segno e Gianni Drudi ha senza dubbio lasciato il suo nel costume italiano, non solo grazie a hit come “Fiky Fiky”, ma anche per la sincerità della sua produzione musicale. Romagnolo di Santarcangelo di Romagna, classe ’68 è una delle ultime bandiere della felicità tricolore tradotta in musica.
Ciao Gianni, vorrei farti alcune domande rompighiaccio prima di iniziare questa intervista. Come completeresti le seguenti frasi:
Fatti non fummo per…
Per non farsi vedere!!!
Chi trova un amico trova…
Un tesoro!!!
Non desiderare la donna…
Dell’amico!!!
Mogli e Buoi…
Dei paesi tuoi!!!
Sei entrato di diritto nella grande famiglia della musica italiana. Escludendo l’affetto delle persone verso la tua produzione musicale pensi di aver ricevuto il giusto riconoscimento dal mondo della musica in Italia?
Il mondo della musica italiana in generale, è infinito, non sei mai arrivato… Quando pensi di aver raggiunto in successo, la cosa più difficile è mantenerlo, quindi devi lavorare ancora di più e combattere in tutti i sensi per proseguire il tuo cammino musicale, creando sicuramente nuove canzoni, nuovi stili per nuovi obiettivi!
Nel mio piccolo ho avuto molte soddisfazioni, sono stato diverse volte, nella classifica dei dischi più venduti in Italia, anche all’estero; sia come interprete, sia come autore! Ho iniziato a scrivere canzoni molto presto, il primo successo l’ho fatto come autore con la canzone ‘AMICI MIEI’, incisa dal grande Luciano Tajoli che ha dato il titolo al suo album, che nel 1984 uscì in tutto il mondo, vendendo 800mila copie.
La tua carriera artistica nasce negli anni ’80. Ci ricordi come ti sei avvicinato al mondo della musica e come sei arrivato a diventare un cantante cult negli anni ’90?
Ho studiato musica fin da ragazzino, suonando chitarra e poi pianoforte! In seguito anche canto da un grande maestro , il tenore Giovanni Pollini di Cesena. Inizialmente scrivevo e mi piaceva cantare canzoni d’amore, molto pop. Ma durante i miei live, che facevo prevalentemente nelle regioni Nord Italia, nei pianobar, discopub e piazze in estate, cantavo anche i grandi successi degli anni 60-70-80 … Ero molto convincente quando cantavo canzoni spiritose, allegre e con molto ritmo; e così ho scritto la canzone ‘LA PANTERA’, che ha uno slogan molto estivo e goliardico: “Se ti prendo bella gnocca giuro che ti faccio secca..” è stata la sigla del Girofestival in onda su Rai 3 per 20 puntate, ma il regista mi fece cambiare la parola “Gnocca” con “Cocca” , comunque ebbe abbastanza successo e molti gruppi mi cantavano la canzone nelle serate anche da ballo, anche perché aveva un ritmo un po’ latino e ballereccio! In qualche modo è stato il mio cambiamento musicale. E dopo un po’ è nata la mitica “Fiky Fiky” ,e grazie a lei e ad altre canzoni sono diventato un po’ il cantante Cult !!!
Solo per citare alcuni tuoi celebri brani come Tiramisù la banana col bacio, Bella pompa, Facciamo baracca e L’Oroscopata. Dove trovi l’ispirazione per i tuoi pezzi e quali sono le collaborazioni più importanti che le hanno reso possibili?
Queste canzoni, assieme a “Come è bello lavarsi”, “L’Uccello” , “Me Tira”, “Melodia” e altre, fanno parte di un CD che si chiamava “Il Goliardico Drudi” uscito per la Ricordi International. Molti testi dell’album sono stati scritti dal grande autore Luciano Beretta, paroliere di Adriano Celentano, col quale ho scritto tante canzoni che ho inciso anche dopo la sua morte. Era un grande artista in tutti i sensi, poeta, paroliere, ballerino alla scala di Milano, il Meneghino milanese, attore e scenografo! Drammatico e tanto goliardico, spiritoso , sempre con la battuta pronta! Ho pianto molto quando se n’è andato; era il mio secondo padre!
Hai collaborato con grandi artisti poco conosciuti al grande pubblico come, appunto, Luciano Beretta, eppure sei sempre stato ‘etichettato’ come artista del trash italiano. Ti ha mai disturbato questa classificazione?
Come ti dicevo; “Luciano Beretta” è stato uno dei grandi autori e parolieri del panorama musicale italiano; in particolare era legato al Clan di Celentano, infatti a Sanremo quando vengono presentate le canzoni dicono il titolo, gli autori e negli anni ’60 e ’70 molto spesso sentivamo per esempio: “Il Ragazzo Della Via Gluck” di Beretta, Del Prete, Celentano, canta Adriano Celentano, oppure, canta Don Backy, oppure Gino Santercole… Io sono stato l’ultimo degli artisti per il quale ha scritto le sue parole.
L’etichetta del “Trash”, negli anni 90, l’avevamo in tanti, ricordo in primis Elio e le Storie Tese, poi Leone Di Lernia, poi a Roma c’era “Er Piotta” che cantava “Supercafone”, suo vero nome Tommaso Zanello, con lui mi vedo spesso essendo entrambi nella assemblea dei delegati del Nuovo Imaie, istituto che raccoglie e distribuisce proventi per gli artisti interpreti, cantanti e attori.
Un programma molto Cult e Trash anni ’90 era MAI DIRE TV – MAI DIRE GOAL – MAI DIRE… della Gialappa’s Band, in onda su Italia Uno, che mi ha lanciato praticamente a livello nazionale!
Possiamo dire che Fiky Fiky è il tuo benchmark artistico, il tuo pezzo più celebre? Puoi ricordarci qualche aneddoto sulla genesi di questa hit?
“FIKY FIKY” è sicuramente il mio più grande tormentone che io abbia scritto insieme al mio produttore ed editore Giorgio Bersani, a fine anni ’80. Eravamo sulla spiaggia di Rimini al bagno 69 dal mio amico El Rubio, quando arriva il vu cumprà, voleva vederci delle collanine di corallo, cassettine musicali, brillantina, braccialetti, di tutto di più ! Una ragazza gli chiese il costo di una collanina di corallo, lui le rispose “costare poco; 20 mila lire , prego provare, comprare, io devo magnare…” . “NOOO , è troppo – gli fa lei -, ti do 5 mila lire!”. Lui la guarda fissa negli occhi e le fa: “Se tu fare fiky fiky con me, io dare la collanina gratis…!!!”. Quando andai da Maurizio Costanzo nel suo salotto a raccontare la storia, lui mi chiese: “Ma Lei Drudi, cosa gli ha dato poi al ragazzo di colore, che gli ha fatto fare questo grande successo?” . “Dottor Costanzo – rispondo -, non gli ho dato nulla, perché l’anno dopo, il vu cumprà, è venuto sulle spiagge della Romagna e ha venduto più cassette di me, e pure false, senza bollino SIAE!!!!”.
Di Fiky Fiky, abbiamo venduto 1 milione di dischi, con tutte le versioni, italiano, cantata da me e poi interpretata da tanti altri artisti e remix di vari dj. Poi in francese interpretato da Franziska, una ragazza italo-francese, c’è il suo video su Youtube! Poi in spagnolo, da me in 2 versioni , con lo stesso arrangiamento e una versione a bachata, arrangiata dal mio arrangiatore venezuelano Josè Orta Garcia. Infine una band di ragazzini ‘The Others’, l’hanno cantata in inglese ed in fine un mio amico che canta spesso per i turisti stranieri ha fatto una sua versione in tedesco!!!
L’essere nato in Romagna quanto ha inciso nel tuo modo di essere e nelle tue canzoni? Come sarebbe stato Gianni Drudi se fosse nato in un’altra Regione d’Italia?
La Romagna è una terra magica, piena di vita, turismo, divertimento e quindi discoteche, ballo, mare e molto solare… in molte mie canzoni si sente proprio l’odore della mia terra! Non a caso anche terra natale di tanti artisti, in primis c’è il grande Federico Fellini, che festeggeremo l’anno prossimo poichè ricorreranno i 100 anni dalla nascita, la sua AMARCOR, LA DOLCE VITA… Sto scrivendo per lui una canzone. Anche Tonino Guerra è di Santarcangelo di Romagna e lavorò tantissimo con Fellini. Poi c’è Raoul Casadei, Fabio De Luigi, grande attore, che abita vicino a me. PIO del Clan Celentano, e pure Laura Pausini è romagnola!!!
Esiste secondo te un erede di Gianni Drudi? Intendo un erede musicale )))).
Bella domandaaaa!! All’epoca di Mai Dire TV c’era un ragazzino che aveva 13 anni e cantava Fiky Fiky in classe con i compagni di scuola. Diciamo che la musica di oggi è cambiata molto, c’è meno divertimento nelle canzoni, e “Troppo –Trapp” con parole a volte anche volgari e senza valori…
Hai realizzato ‘Macaregna che Carogna’ con la collaborazione di Benito Urgu. A quando una canzone sulla Sardegna?
La Sardegna mi piace molto! Sono stato diverse volte negli anni ’90. In discoteche e villaggi. Insieme alla troupe televisiva di Superclassifica Show siamo venuti a registrare la trasmissione di Maurizio Seimandy ad Alghero , in una bellissima discoteca!!! Poi ho conosciuto anche il mitico Benito Urgu e con lui ho scritto e interpretato la canzone “Macaregna Che Carogna!” Potete vedere il video su youtube !! Poi in Sardegna ho scritto anche una canzone molto ironica che si chiama “PRENDI LA PECORA” il video è fotonikoooo!!!
Sei uno tra i più grandi narratori delle atmosfere estive, eppure d’estate non ti si vede mai in tournèe in Sardegna. Come mai?
Speriamo di ritornare il prossimo anno con il mio nuovo tour e le mie nuove canzoni Romantiche e Goliardiche, un po’ trash ma non troppo!!!
Produzioni e progetti nuovi ?
L’anno scorso abbiamo festeggiato i 30 anni di ‘Fiky Fiky’ e DJ OSSO mi ha fatto il REMIX, molto forte per discoteca! E’ uscito il mio nuovo disco dal titolo ‘PECCATI NON NE HO’ , canzone a ritmo di kizomba, con diverse canzoni nuove come “PASSAMI IL FOLLETTO”, “SPORCATI LE MANI” a ritmo di twist : “KUBALIBRE” con Alain Deejay , “REGINA DEL SELFIE” con Francesco Fontes DJ e alcuni rifacimenti di “COCOMERO E PANNA”, “GALLEGGIARE” , “ARRIBA LA NOCHE”, “UN MONDO MIGLIORE” con Stefania Cento, “I VECCHI SONO IERI” , “ BAILA LA VIDA” a ritmo di cumbia, poi un bellissimo reggae dal titolo “TU SEI QUI” e chicca finale la versione a Bachata di “FIKY FIKY” .
E uscita questa estate anche la compilation ‘NOCHE DE ORO’, canzone scritta con Giorgio Bersani e i figli dei Gipsy King, ‘I Gipsy De Oro’, che cantano con me in una versione molto gitana! Attualmente sono anche editore e produttore di alcuni giovani artisti e gruppi musicali.
Ma ne parleremo la prossima puntata! Un caro saluto a tutti .
foto Gianni Drudi.