Piano Casa, audizioni in IV Commissione.

La Quarta commissione, presieduta dal consigliere di Forza Italia, Giuseppe Talanas, ha concluso il primo ciclo di audizioni della giornata sul Disegno di legge n. 108 (Piano Casa). Il parlamentino dell’Urbanistica ha ascoltato in videoconferenza i pareri, le osservazioni e le proposte formulate dagli ordini professionali dell’Isola e dal presidente dell’Anci Sardegna, Emilio Deiana.

Il primo a prendere la parola è stato il presidente dell’Ordine degli Ingegneri di Cagliari, Sandro Catta, che, così come evidenziato anche dalla maggior parte degli intervenuti, ha evidenziato delle criticità nella legge Urbanistica ed ha sottolineato come con il disegno di legge 108 si continui a procedere con un provvedimento di proroga, piuttosto che con una norma strutturale e stabile.

Il rappresentante dell’ordine ha, inoltre, rimarcato in tono negativo la decisione “politica” di reintrodurre il lotto minimo in agro, insieme con il venir meno del requisito dell’essere agricoltori professionali per poter realizzare volumetrie residenziali. Ancora, tra i punti evidenziati da Catte, l’introduzione della cosiddetta cessione del credito volumetrico e anche la proposta dei bonus volumetrici in contesti turistici.

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Particolarmente contraria al provvedimento di proroga del piano casa, la federazione degli architetti, pianificatori paesaggisti, che con la presidente Tiziana Campus, ha preso le distanze dalla proposta di legge. Critica è proseguita con l’intervento del presidente dell’ordine degli architetti di Nuoro, Paolo Falqui, che ha posto in dubbio anche una possibile ripresa di tipo economico per effetto delle nuove norme sull’edilizia.

Hanno guardato con più favore alla proroga del piano casa i geometri che, con il presidente del collegio di Sassari, Giovanni Battista Pinna, e con il suo omologo di Oristano, Fulvio Deriu, hanno avanzato due proposte di modifica: estendere i benefici volumetrici del piano casa anche agli edifici interessati dai condoni e, con riferimento alla legge 4 del 2009 nei casi in cui è prevista la demolizione e la ricostruzione, consentire lo spostamento del nuovo fabbricato entro un margine ragionevole o, dove non sussistano particolari vincoli, entro i confini della proprietà.

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Sono undici, invece, le criticità segnalate dai periti industriali di Cagliari che con il presidente dell’ordine, Pasquale Aru, hanno lamentato “una stesura poco chiara del testo normativo”. Posizione pressoché identica a quella manifestata da Marco Fanunza, per i periti agrari di Cagliari.

Anche il presidente degli agronomi di Oristano, Pasqualino Tammaro, ha insistito sul tema dell’edificazione nelle campagne e sul consumo del suolo, reclamando “maggiore attenzione per il territorio extraurbano”.

A nome dell’Anci, il presidente Emiliano Deiana, ha svolto alcune considerazioni di carattere generale, preannunciando l’invio alla IV commissione di una più dettagliata analisi “che possa rappresentare il punto di vista dei sindaci della Sardegna sulla proroga del piano casa”. Deiana ha ricordato in via preliminare alcuni principi relativamente alla pianificazione del territorio ed ha ribadito un concetto chiave: “La Regione deve organizzare la cornice normativa e spetta agli Enti Locali la pianificazione dal basso”.

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Il presidente Anci ha inoltre riaffermato “ la diversità territoriale come un valore” ed ha auspicato che si giunga all’approvazione di “un provvedimento che semplifichi i procedimenti amministrativi e renda più trasparenti i percorsi istituzionali”.