L’opposizione presenta una proposta di legge per la valorizzazione delle ferrovie turistiche della Sardegna.
Valorizzare le linee ferroviarie e atture una nuova funzione turistica lungo i binari delle antiche strade ferrate dell’Isola. Questi i principali punti contenuti nella proposta di legge presentata dalle forze d’opposizione in Consiglio regionale per la gestione e la valorizzazione delle ferrovie turistiche della Sardegna.
L’istituzione delle ferrovie turistiche, fanno sapere i proponenti del PD, Leu, M5S e Progressisti, è stata già sancita con la Legge 128 che il Parlamento ha approvato nel 2017. Si tratta ora di disciplinarne, anche in Sardegna, la sua applicazione, riconoscendo che le linee in disuso, quelle che attraversano zone di particolare pregio culturale e paesaggistico, sono un’importante risorsa per la crescita e lo sviluppo dei territori. L’utilizzo delle linee ferroviarie dismesse e delle macchine storiche, a cui andrebbero ad aggiungersi i ferrocicli, i veicoli a pedalata naturale o assistita in possesso di requisiti che ne garantiscono lo spostamento e l’utilizzo in sicurezza, potrebbe diventare una modalità alternativa di fruizione turistica del territorio, soprattutto delle zone interne ma non solo, considerato che le tratte individuate dalla legge nazionale sono la Mandas-Arbatax, la Isili-Sorgono, la Sassari-Palau Marina e la Macomer-Bosa.
Per il primo firmatario del provvedimento, il consigliere Dem Salvatore Corrias, “abbiamo numerosi esempi in Europa, di Paesi che hanno avviato progetti di valorizzazione in chiave turistica delle linee ferroviarie e i dati, soprattutto in termini occupazionali, sono molto incoraggianti. Riteniamo che questa proposta di legge rappresenti un ulteriore tassello nella costruzione di un modello di turismo integrato con i territori e con le loro vocazioni originarie e, perciò, più responsabile e sostenibile”.