‘African Skies’. Sonorità africane al festival ‘Musica sulle Bocche’.

Si chiama “African Skies” ed è la produzione originale dell’edizione 2020 del festival jazz internazionale Musica sulle Bocche che martedì 8 settembre porterà a Chiaramonti la magia delle sonorità guidate dal percussionista e narratore Dudù Kouaté, famoso in tutto il mondo per la sua recente collaborazione con l’Art Ensemble of Chicago. Sarà l’artista senegalese a guidare sul palco, a partire dalle 19.30 al Castello dei Doria con ingresso gratuito, il gruppo Mama Africa, composto da Pasquale Mirra alle marimbe e ai vibrafoni, Enzo Favata ai sassofoni ed elettronica, e da due giovani talenti della nuova generazione jazz della Sardegna: Paolo Corda, chitarrista polistrumentista dall’originale invenzione armonica, e il batterista e sperimentatore già conosciuto al livello internazionale Alessandro Cau. Questa formazione accompagnerà il pubblico sotto i cieli d’Africa, dove i Griot raccontano la storia di questa antica terra.

Dudù Kouatè, Foto Potenza

Dal liuto berbero (xalam) alla kanjira, dal djembè agli strumenti a fiato tradizionali africani e al didgeridoo che simbolicamente rapiscono l’ascoltatore portandolo in una dimensione inesplorata e coinvolgente: Dudù Kouaté è un musicista polistrumentista la cui ricerca costante del suono lo spinge sempre verso nuove ed interessantissime esperienze nel mondo della musica.

LEGGI ANCHE:  Presentato il festival "Musica sulle bocche".

“Sono nato percussionista ma con il passare del tempo ho esplorato anche altri strumenti a corda e a fiato. Questo album nasce da un’esigenza di ripartire da me stesso, è una sorta di viaggio introspettivo che apre una nuova fase della mia vita”, spiega Dudù Kouaté.