Made in Italy, la minaccia in arrivo dagli USA.

Lo scorso mese di novembre l’Organizzazione mondiale del commercio aveva autorizzato gli Stati Uniti d’America ad applicare sanzioni all’Unione europea per circa 7.5 miliardi di dollari, in seguito alla disputa riguardante gli aiuti a Boeing e Airbus.

Recentemente, l’amministrazione USA ha annunciato il possibile arrivo di una nuova ondata di dazi nei confronti dei prodotti provenienti dall’Unione europea. Tale decisione andrebbe a colpire soprattutto le eccellenze tipiche del nostro Paese, quali vino, olio extra vergine di oliva, formaggi e pasta, che rappresentano un volume di affari pari a 4.7 miliardi di euro.

Una notizia che andrebbe sicuramente ad aumentare le devastanti conseguenze economiche causate dall’emergenza sanitaria mondiale, specialmente per la ripresa economica del nostro Paese e per l’esportazione delle eccellenze del Made in Italy.

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Attraverso un’interrogazione parlamentare gli eurodeputati del gruppo dei Conservatori e Riformisti europei hanno chiesto l’intervento della Commissione per chiarire la propria posizione verso la decisione dell’amministrazione statunitense e conoscere le eventuali trattative tra UE e USA per scongiurare l’aggravarsi delle disposizioni sui dazi doganali.

Oggi il Vicepresidente esecutivo Valdis Dombrovskis ha ricordato che “l’UE e gli Stati membri interessati rispettano pienamente le decisioni dell’Organizzazione mondiale del commercio per il caso Airbus. Ciò fa venir meno i presupposti per il mantenimento da parte degli Stati Uniti delle contromisure in vigore sulle esportazioni dell’UE o per l’adozione di nuove contromisure”.

Valdis Dombrovskis, foto Etienne Ansotte, foto ec.europa.eu

“Recentemente – ha proseguito l’esponente dell’Esecutivo europeo – , i governi di Francia e Spagna hanno concordato con Airbus la modifica delle condizioni del sostegno finanziario Repayable Launch Investment da essi concesso per lo sviluppo dell’aeromobile A350, in maniera da riflettere le condizioni di mercato”.

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“Se gli Stati Uniti dovessero mantenere i dazi attuali su 7,5 miliardi di dollari di esportazioni dell’UE, o addirittura di aumentarli o applicarli a nuovi prodotti, l’UE agirà per esercitare i propri diritti sanzionatori non appena l’Organizzazione mondiale del commercio (OMC) avrà stabilito il livello delle contromisure. L’UE ha già condotto una consultazione pubblica nell’aprile 2019 su un elenco di prodotti presi in considerazione per l’applicazione di contromisure”.

“Tuttavia – ha concluso Valdis Dombrovskis – la Commissione resta convinta che le controversie in seno all’OMC relative alle sovvenzioni per gli aeromobili possano essere completamente risolte solo attraverso una soluzione negoziata equilibrata. La Commissione ha condiviso proposte dettagliate con il governo statunitense per giungere a una soluzione negoziata che consenta di risolvere le controversie di fondo, e intende cogliere ogni opportunità per promuovere un programma transatlantico commerciale costruttivo, pur continuando a difendere gli interessi dell’UE”.

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