9.382 miliardi di euro in azioni all’estero. Calano investimenti in Russia, stabili in Ucraina.
Gli stock netti di investimenti diretti esteri (IDE) detenuti nel resto del mondo da investitori residenti nell’UE ammontavano a 9.382 miliardi di euro (miliardi) nel 2022, riflettendo un calo dell’1,4% rispetto al 2021 (9.512 miliardi di euro).
Una tendenza simile è stata visibile negli stock di investimenti detenuti dal resto del mondo nell’UE, che sono scesi a 7.715 miliardi di euro nel 2022, in calo dell’1,5% rispetto al 2021 (7.831 miliardi di euro).
Nel 2022, la posizione patrimoniale netta dell’UE rispetto al resto del mondo è rimasta relativamente stabile, con una diminuzione dello 0,8% rispetto al 2021.
Le società a destinazione specifica (SPE) hanno continuato a svolgere un ruolo significativo negli investimenti diretti esteri. Alla fine del 2022 rappresentavano il 31% del totale degli stock di IDE dell’UE detenuti all’estero e il 36% degli stock di IDE detenuti dal resto del mondo nell’UE. Questa quota è rimasta relativamente stabile rispetto all’anno precedente, ma se si considera un orizzonte temporale più lungo è visibile una diminuzione significativa. Cinque anni prima, nel 2017, le SPE rappresentavano una quota più consistente, rappresentando il 53% del totale degli stock di IDE dell’UE detenuti all’estero e il 64% degli stock di IDE detenuti dal resto del mondo nell’UE.
Alla fine del 2022, gli Stati Uniti hanno assorbito il 28% del totale degli stock di IDE detenuti dall’UE nel resto del mondo (2.656 miliardi di euro), seguiti dal Regno Unito (1.713 miliardi di euro, 18%). Erano davanti a Svizzera (914 miliardi di euro, 10%), Canada (315 miliardi di euro), Brasile (293 miliardi di euro), Singapore (293 miliardi di euro) e Cina (247 miliardi di euro), tutti con una quota del 3%. Le quote delle azioni dell’UE in Russia (208 miliardi di euro), Messico (194 miliardi di euro) e Isole Cayman (183 euro) hanno superato il 2% dell’importo totale.
Nella direzione opposta, gli investitori diretti degli Stati Uniti rappresentano quasi un terzo (2.452 miliardi di euro, 32%) del totale degli stock di IDE detenuti dal resto del mondo nell’UE. Segue il Regno Unito (1.403 miliardi di euro, 18%), davanti a Svizzera (690 miliardi di euro, 9%), Bermuda (390 miliardi di euro, 5%), Canada (306 miliardi di euro, 4%), Isole Cayman (306 miliardi di euro, 4%), 297 miliardi, 4%), Giappone (236 miliardi di euro, 3%), Singapore (206 miliardi di euro, 3%), Hong Kong (194 miliardi di euro, 3%) ed Emirati Arabi Uniti (136 miliardi di euro, 2%).
A seguito dell’aumento nel 2021 degli investimenti da e verso la Russia, nel 2022 la quota di investimenti diretti esteri detenuti dall’UE in Russia è diminuita del 16%. La quota di azioni detenute dagli investitori russi nell’UE ha registrato un calo dell’8%. Le azioni dell’UE in Ucraina sono rimaste stabili (aumento dello 0,1%), mentre la quota di azioni detenute dagli investitori ucraini nell’UE è aumentata del 3%.
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