Mondiale offshore, Maria Laura Orrù: “Preservare l’ambiente”.
Intere zone interdette a qualunque attività, dalla pesca al nuoto degli appassionati sino alla preparazione per i prossimi campionati europei in cui saranno impegnati diversi atleti presenti in questi giorni nei circoli velici della zona. Soprattutto un impatto ambientale, dato dal carburante in mare e dal rumore dei motoscafi, che va a incidere su un ecosistema, quello del Poetto, già fragile: il mondiale di offshore in programma in questi giorni nelle acque della spiaggia cagliaritana arriva in Consiglio regionale con un’interrogazione del gruppo dei Progressisti, prima firmataria Maria Laura Orrù, all’assessore all’Ambiente.
“Capiamo l’importanza dell’evento sportivo, l’opportunità per l’indotto turistico e il risultato economico” sottolinea Orrù, “ma se si creano problemi all’ambiente non si può far finta di nulla. Non siamo di certo contrari alle gare di motonautica, ma prima di tutto crediamo sia importante preservare l’equilibrio del nostro mare: l’ecosistema del Poetto è già piuttosto fragile, e organizzare gare motoristiche di questa portata comporta un serio rischio di inquinamento”.
“Chiediamo all’assessore se si sia tenuto conto dei rischi ambientali derivanti dall’ospitare gare di mezzi a motore in una zona di alto pregio ambientale e sottoposta a tutela, se siano state valutate altre opzioni meno impattanti dal punto di vista naturalistico, ambientale e della normale fruibilità dello specchio d’acqua e in che modo siano stati coinvolti gli altri enti, a partire dal Comune di Cagliari per arrivare a quelli regionali e statali, preposti ai controlli. Chi ha valutato la sostenibilità ambientale dell’evento?”, conclude Orrù: “Crediamo che la Sardegna debba sempre puntare su un turismo sostenibile, che rispetti l’ambiente inteso come risorsa: in questa direzione e nel caso specifico, il mondiale off shore si sarebbe potuto organizzare in un altro luogo, come il porto di Cagliari, senza intaccare la spettacolarità e la portata economica dell’evento”.
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